di Antonio Bomba
La raccolta dei rifiuti nel comune di Ancona e negli altri in scadenza di contratto è salva. L’Ata Rifiuti ha poco fa deliberato una proroga trimestrale che permetterà alle varie amministrazioni locali di formulare gli atti necessari a rinnovare gli accordi in essere con le società attualmente operanti. Nel caso della città dorica si tratta di Ancona Ambiente.
Sono stati 27 i voti favorevoli, compreso quello del presidente della provincia Daniele Carnevali, 6 i voti contrari (giunti dai comuni di Belvedere Ostrense, Falconara Marittima, Mergo, Monte San Vito, Senigallia, Serra San Quirico) e 2 gli astenuti (Camerata Picena e Serra De’ Conti).
La votazione si è resa necessaria dopo che la Corum, la società consortile anch’essa incaricata da Ata Rifiuti a dover gestire l’intero processo per tutta la Provincia di Ancona, e che doveva entrare a pieno regime dal 1 aprile, ha subito ritardi tecnici di varia natura prima e il parere negativo ma non vincolante della corte dei Conti poi che ne hanno impedito l’operatività.
Occorreva così deliberare una proroga trimestrale, la seconda tra quelle già previste dalla delibera del 27 dicembre che dava vita alla New Co stessa, onde evitare che la spazzatura e ogni altro tipo di rifiuto restasse per le strade delle città senza nessuno che li raccogliesse. E così è stato, dopo che venerdì scorso la votazione era stata rinviata per una difformità tra ordine del giorno e argomento specifico da deliberare.
Non sono però mancate osservazioni e polemiche da parte dei sindaci avversi alla consortile Corum e al continuo estendersi delle proroghe. Un atto che a lungo andare, a detta loro, potrebbe addirittura «creare problemi rispetto al codice degli appalti».
«Nel prossimo trimestre – Ha esordito a spiegare il presidente della Provincia Daniele Carnevali – dovremmo valutare il da farsi. Se andare avanti con l’assegnazione della gestione unica a una società di in house providing (cioè la Corum, come vogliono i sindaci di centrosinistra capitanati da Ancona, Osimo e Jesi, ndr) o adottare qualche altra soluzione (cioè rivolgersi al mercato come richiedono da mesi quelli di centrodestra, ndr). Siamo anche in attesa del giudizio dell’autorità garante».
«Oggi tuttavia – specifica Carnevali a esplicita domanda di Simone Cola di Mergo – andiamo a votare la proroga tecnica di un servizio che altrimenti non verrà più garantito ai cittadini».
«Perdiamo altri 3 mesi – dice nel suo intervento il sindaco di Serra San Quirico Tommaso Borri – con la New Co. Si dice che sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico. La sentenza della corte dei Conti parla chiaro. Ha messo in luce criticità importanti. Rimango allibito». «Chiedo – è la richiesta del sindaco di Monte San Vito Thomas Cillo – che l’assemblea si riunisca in presenza a stretto giro per decidere cosa fare».
«Lo avrei detto tra poco – gli risponde il presidente Carnevali – a breve convocherò un’assemblea straordinaria e in presenza di Ata Rifiuti, senza ordini del giorno o votazioni, per discutere del gestore unico».
«Manifesto – riprende a esporre i suoi dubbi Cillo – una certa preoccupazione per le proroghe. Questo continuo dilatarsi di tempistiche che allontanano dalle procedure di gara non so quanto alla lunga siano giustificabili in base al codice degli appalti. Questo continuo ricorrervi potrebbe creare problemi».
«Noi – esordisce il vicesindaco di Falconara Raimondo Mondaini – abbiamo già prudentemente prorogato il servizio a inizio anno. Ci sembrava già inadeguata la data del 1 aprile. Ma, adesso mi chiedo: lo è quella del 30 giugno? Con diversi comuni che vanno ad elezioni e dunque incapaci di decidere su qualcosa visti i tempi? E poi – chiede Mondaini – perché la proroga spetta all’assemblea Ata? Per me è un atto gestionale interno del Comune».
«L’Ata – gli spiega Carnevali – è l’assemblea competente per la gestione dei rifiuti. Serve quindi un atto per permettere ai vari comuni di poter procedere a sua volta con gli atti necessari per permettere al gestore già operante di poter proseguire il servizio di raccolta, sia esso con i privati o con le partecipate».
Ricordiamo inoltre che il consigliere comunale di Ancona Arnaldo Ippoliti, attualmente nel gruppo di 60100 ma candidato alle elezioni del 14 e 15 maggio con Ancona Protagonista, ha annunciato sabato scorso la sua intenzione di presentare a breve un esposto in Procura e alla corte dei Conti in merito all’operazione Corum.
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