«Molti non sanno che il vecchio faro, da anni inaccessibile, non è di proprietà del Comune, ma dello Stato. Per questo l’amministrazione non ha potuto fare interventi. E’ quello che abbiamo ripetuto alle associazioni e ai cittadini che ci chiedevano di fruirne. Oggi però ci sono le condizioni per prenderci il faro».
A dirlo è la candidata sindaca del Centrosinistra, Ida Simonella, per dare nuova vita ad uno dei monumenti più amati e distintivi della città.
Il progetto lanciato dall’attuale assessore si allaccia ad un quadro complessivo di riqualificazione del Parco del Cardeto che vedrebbe appunto la volontà di acquisire dallo Stato il vecchio faro del Cardeto per farne un bene di proprietà del Comune, riaprendolo alla cittadinanza e ai turisti.
Per far sì che il Comune possa diventare proprietario di questo bene, patrimonio collettivo «oggi possiamo mettere in campo una permuta, cioè uno scambio di immobili, tra il Comune e il Demanio – prosegue -, che ci consentirà di tornare in pieno possesso del Faro Antico. Questo è il mio impegno – ha assicurato –. Perché si possa tornare a salire fino alla sua sommità e da lì poter ammirare a 360 gradi lo splendido golfo di Ancona. Un osservatorio per tutti – ha tracciato il futuro Simonella – con anche con un punto di ristoro. Non mancherà certamente il confronto con i cittadini, le associazioni e tutti i portatori d’interesse per delineare un progetto di riqualificazione, ma l’obiettivo principale ora è riaprirlo e renderlo accessibile, restituendolo alla città, magari anche ricorrendo all’Art bonus. Il vecchio faro è uno dei luoghi del cuore degli anconetani, a cui teniamo tutti – ha aggiunto ancora –, ma anche uno dei luoghi identitari della città nonché un luogo della storia, non solo di quella di Ancona. Forse non tutti sanno che da questo vecchio faro, Guglielmo Marconi fece un esperimento rivoluzionario».
Quello del Faro Antico è un altro tassello in un progetto più ampio di riqualificazione dell’intero Parco del Cardeto, che passa anche dalla realizzazione dell’Archivio di Stato all’ex caserma Stamura, sulla base di un accordo già ufficializzato per un restyling complessivo da 20 milioni.
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