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La segretaria Pd Bomprezzi attacca:
«Il piano sanitario della Regione?
Belle intenzioni, ma irrealizzabili»

RIFORMA - Iniziata la serie di presentazioni del piano della Regione, i Democrat annunciano battaglia e segnalano l'assenza di indicazioni sul fronte delle risorse economiche e del personale

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Chantal Bomprezzi

Iniziati gli incontri sulla bozza di piano sanitario regionale. L’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini ha presentato il piano di poco meno di duecento pagine che contiene gli obiettivi e i desiderata dell’esecutivo a guida Acquaroli nei prossimi tre anni in tema di servizi sanitari. Primi appuntamenti, primi confronti e prime polemiche. In particolare a manifestare pieno dissenso è la segretaria regionale del Pd delle Marche Chantal Bomprezzi: «Siamo all’ottava versione scritta senza nessun coinvolgimento delle parti sociali e degli addetti ai lavori. Leggendola ed entrando nel merito di quanto scritto nelle 80 pagine, il Piano elenca una serie di azioni e interventi tecnicamente irrealizzabili». Fatta la premessa, la segretaria Dem insiste: «Secondo quanto scritto da questa stessa giunta, il Piano dovrebbe avere l’obiettivo di garantire omogeneità di trattamento e assicurare livelli uniformi ed essenziali di assistenza su tutto il territorio regionale, nonché prevedere obiettivi e azioni ispirate ai criteri della certezza, verificabilità, misurabilità e compatibilità economica. Ecco, nulla di tutto questo si evince nel Piano attualmente in circolazione».

Un elenco di buoni propositi che non contiene indicazioni concrete secondo il Pd: «Il Piano contiene una serie di belle intenzioni ma nessun accenno a come ci si intende arrivare concretamente, con quali risorse e con quale personale – prosegue Bomprezzi – . Si parla di digitalizzazione, ma nulla si dice sulla arretratezza del percorso del fascicolo elettronico; si parla di personale, ma non c’è alcun incrocio serio tra quello che c’è e quello che servirebbe in funzione delle scelte programmatiche». Bomprezzi si dice quindi consapevole della crisi che sta attraversando tutto il sistema sanitario italiano ma specifica alcune problematiche proprie della nostra regione che non conterrebbero soluzioni all’interno del documento programmatico: «La sanità nelle Marche – rileva l’esponente marchigiana dei Dem – ha criticità acute nei Pronto Soccorso, nelle lunghissime liste di attesa e nel ricorso crescente a prestazioni a pagamento. Poi ci sono i problemi legati ad una rete ospedaliera troppo dispersa e poco integrata e la conseguente sofferenza dei servizi territoriali. Per mantenere la sua rete ospedaliera le Marche dovrebbero avere un personale che non ha e che non avrà mai, a meno di sottrarlo al territorio. La strada che questa bozza di Piano ha scelto è quella di fingere che sia possibile una ulteriore parcellizzazione della assistenza ospedaliera e contemporaneamente migliorare tutti i servizi territoriali. Questo vuol dire sottrarsi alle responsabilità che la politica si deve assumere quando governa». Fatta la premessa, arriva la conclusione.  Chantal Bomprezzi preannuncia battaglia su questi temi: « Abbiamo il compito di svelare ai cittadini cosa sta accadendo, o meglio ciò che non sta accadendo, e smascherare la vuota propaganda del governatore Acquaroli. La battaglia a favore della sanità pubblica è una delle principali direttrici su cui si concentrerà il Pd delle Marche e, insieme al nostro referente per questa area tematica Claudio Maffei, al gruppo di lavoro che si sta costituendo e al gruppo consiliare, saremo attenti a sottolineare le incongruenze del Piano, senza smettere di avanzare le nostre proposte in tema di salute».

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