Ad aprile 2022 i genitori dei bambini cardiopatici dell’ospedale Salesi avevano protestato davanti al Palazzo Raffaello per lamentare il disservizio delle prenotazioni per le visite specialistiche cardiologiche in ambito pediatrico. A un anno di distanza tutto sembra essere rimasto immobile e immutato. «Ad oggi la situazione non è affatto cambiata e questo è facilmente dimostrabile chiamando il Cup e chiedendo di poter prenotare una visita cardiologica pediatrica Presso il centro di riferimento delle Torrette di Ancona» spiega Chiara Mormile, la presidente dell’associazione ‘Un Battuto di Ali’ che riunisce le famiglie dei piccoli con il cuore birichino. «Se si chiama il Centro Unico di Prenotazione per le Marche il primo posto disponibile per effettuare una visita cardiologica per un bambino l’operatore risponde che non è prenotabile, questo perché le liste d’attesa oltre un certo numero di mesi non sono più consultabili. – sottolinea in una nota la presidente – Questo problema riguarda anche la prenotazione degli holter pediatrici che non solo non sono prenotabili ma è capitato spesso che genitori della provincia di Fermo e Fabriano trovino posto in provincia di Pesaro Urbino. L’assessore regionale Filippo Saltamartini invece dichiara tutt’altro, visto che secondo lui, con l’abolizione delle Asur e la creazione delle Aziende Sanitarie Locali non capita più che per effettuare visite ed esami un paziente debba spostarsi dalla propria provincia di residenza».
Chiara Mormile lo ritiene «assolutamente falso e lo testimoniano le decine di segnalazioni di genitori che si rivolgono settimanalmente alla nostra associazione per lamentarsi di questi innumerevoli disservizi. La scorsa settimana Infatti un papà che risiede in provincia di Camerino non è riuscito a prenotare per la fine dell’estate 2023 un holter pediatrico per il figlio. Disperato della situazione ha chiesto aiuto a noi. Purtroppo però queste problematiche non possono né essere gestite da un’associazione di genitori né tantomeno essere risolte da noi genitori».
La situazione, secondo i genitori dei piccoli, è grave. «E’ vergognoso che un bambino marchigiano debba rivolgersi ad un ospedale fuori regione per essere visitato. – prosegue il comunicato di Mormile – Le testimonianze delle ultime settimane dei genitori che hanno provato a prenotare delle visite cardiologiche pediatriche a pagamento hanno addirittura evidenziato che vengono presi appuntamenti in libera professione con specialisti che non possono occuparsi di pazienti pediatrici come ad esempio i medici dell’emodinamica. Mi sembra molto strano dunque ciò che leggo sui media cioè che le visite erogate e soddisfatte sono salite dal 50% al 75% . Vorrei proprio sapere a quale tipo di visite Ci si riferisce visto che per quello che riguarda la cardiologia e la cardiochirurgia pediatrica mi risulta che devono essere ancora recuperate le visite ambulatoriali saltate per via del covid. I genitori chiedono spiegazioni! è un loro diritto» conclude la presidente di ‘Un Battuti di Ali’.
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