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Ancona Protagonista si presenta,
Daniele Silvetti: «Riporteremo
il buongoverno in questa città»

ELEZIONI - Tanto l'entusiasmo tra i candidati della lista civica, espressione diretta del candidato sindaco di centrodestra. Cultura, turismo, decoro, scuole e servizi sociali sono i temi al centro del progetto

I candidati di Ancona Protagonista posano assieme a Daniele Silvetti davanti alla statua di Stamira

di Antonio Bomba (Foto di Giusy Marinelli)

Per tornare ad essere una ‘Grande’ Ancona deve prima tornare ad essere ‘Protagonista’. Ed il concetto della lista civica del candidato sindaco di centrodestra Daniele Silvetti, oggi pomeriggio, è stato ampiamente ribadito in occasione della presentazione dei 32 candidati al consiglio comunale.

La lista, per l’appunto ‘Ancona Protagonista’, come tiene a precisare lo stesso Silvetti «È assolutamente inclusiva di uomini e donne. Comprende grandi professionalità e le più svariate categorie sociali: imprenditori, dipendenti, pensionati, residenti nelle frazioni». Ap riunisce la civica già presente in consiglio comunale 60100, l’Ankon Civica Verde e Popolare di Daniele Ballanti e quella dei ‘fedelissimi’ di Silvetti che da tempi non sospetti progettavano, parole loro, cosa fare per migliorare la città. Tra i 32 manca però il nome di Stefano Tombolini, leader di 60100, nelle ultime due elezioni candidato sindaco, nel 2018 addirittura in rappresentanza dell’intero centrodestra.

Capolista sarà Arnaldo Ippoliti, già in consiglio comunale e sempre con 60100, a cui segue il già citato Ballanti e Manuela Caucci, in rappresentanza, diciamo così, del progetto originario di Ancona Protagonista.

Daniele Silvetti ha presentato la sua lista, Ancona Protagonista

«Il nostro – ha esordito Silvetti – è un progetto politico, amministrativo e sociale con cui ci prefiggiamo di portare la città al buon governo. È una responsabilità pesante ma che ci carichiamo volentieri sulle spalle. Da domani inizia la fase calda dei confronti ma noi siamo pronti». Il candidato sindaco spiega poi perché la foto di gruppo è stata fatta davanti alla statua di Stamira: «È un’eroina storica, rappresenta le nostre radici e la nostra identità. E questo è un messaggio di cui la città deve riappropriarsi. Certo – ironizza – non vi sono più il Barbarossa e il Veneziani come nemici, ma ci aspettano comunque altre sfide e altri obiettivi». L’attuale presidente del parco del Conero osserva poi alcuni punti del programma elettorale: «Ci proponiamo a supporto delle fasce più deboli. Il grado di povertà ad Ancona è significativo. E il disagio si vede e manifesta a vari gradi e livelli: da quello giovanile a quello socio-sanitario. Porremo pertanto la nostra attenzione su di loro. Grazie pertanto a tutti i candidati che si sono messi in gioco prestando la propria faccia, la propria storia e tradizione per questo progetto».

Arnaldo Ippoliti, capolista per Ancona Protagonista e consigliere comunale uscente

«Da oggi – esordisce Arnaldo Ippoliti pieno di entusiasmo e sicurezza – parte la nostra vittoria contro la sinistra che negli ultimi 30 anni ha portato prima e lasciato poi Ancona abbandonata nel degrado. Per noi le priorità – spiega – saranno anziani, deboli e disabili. In 5 anni di consiglio comunale mai che mi ricordi una mozione a loro favore. Poi occorre puntare sull’identità del capoluogo. In molti non sanno nemmeno dove sta Ancona. E ‘Ancona capoluogo del Conero’ non sarà soltanto uno slogan ma un obiettivo che raggiungeremo. E un miglioramento dell’intera città non può non passare per la cultura e il turismo. Silvetti porterà la pragmaticità vista all’Ente Parco in tutta la città». «Ma vai tranquillo Daniele – è sempre Ippoliti a parlare, rivolgendosi a Silvetti in un misto di ironia e, per lui, verità – dopo quello che ha fatto l’amministrazione negli ultimi 5 anni, la nostra strada sarà in discesa. Basterà svolgere l’ordinaria amministrazione e ascoltare le persone. Perché Ancona è sempre uguale in architettonica e nell’abbandono. Ebbene non sarà più così perché il potenziale di Ancona non lo ha nessuno e noi lo ritireremo fuori».

Daniele Ballanti

«Noi civici – spiega la sua scelta di campo Daniele Ballanti – non abbiamo le tessere dei partiti politici. Pertanto abbiamo abbracciato il progetto di Daniele Silvetti perché vediamo nella sua lista un contenitore per risolvere i problemi dei cittadini. Un amico – pone un esempio Ballanti che, ricordiamolo, è anche portavoce del comitato ‘Via Torresi’ – mi faceva notare un pò di tempo fa: “Ma tu ad Ancona un negozio di souvenir turistici lo hai mai visto? Io no” Ebbene aveva ragione perché è un segnale fondamentale dello stato in cui versa il comparto turistico della città. E poi il degrado ormai è tale da unire il centro come i borghi. Perché a me non piace chiamarle frazioni. E questo anche perché mancano le circoscrizioni che fungevano da anello di congiunzione tra cittadini e amministrazione. E a proposito di questa amministrazione, è arrivata a fare l’inaugurazione di quelli che dovrebbero essere lavori periodici».

Manuela Caucci

«Siamo pronti – parla Manuela Caucci – anzi – precisa all’istante – siamo molto pronti e non vediamo l’ora di dare compiutezza al progetto di ‘Grande Ancona’. Un occhio particolare verrà rivolto ai giovani. Perché sono sempre e assolutamente convinta che solo dando loro prospettive questi non lasceranno più Ancona e anzi, qualcuno che se ne è andato, tornerà pure. Insomma – conclude – Ancona deve tornare a essere protagonista e vero capoluogo di Regione. Negli ultimi 10 anni invece si è navigato a vista».

La parola è poi passata ad altri candidati che spontaneamente hanno deciso di prendere la parola.

Riccardo Lasca

«Mi candido – apre la serie degli interventi Riccardo Lasca, 22 anni in Comune in cui ha svolto anche il ruolo di dirigente del personale – perché mi ricordo di come lavorava Daniele e quante informazioni chiedeva quando era ancora consigliere comunale». Lasca, che si definisce da sempre un «interessato e appassionato di problemi dei dipendenti pubblici» ritiene che «I dipendenti comunali avvertono un senso di abbandono e trascuratezza. Basta parlarci per percepirlo. Non c’è più benessere organizzativo e le stesse organizzazioni sindacali sono ridotte ai minimi termini. Ed è estremamente significativo – conclude – che il sindaco si sia tenuto l’assessorato del personale».

«Occorre puntare sulle scuole – È il parere di Alice Gori – perché passa anche un anno e mezzo per sostituire una semplice tapparella».

Giulia Fedele

«Sono qui – racconta Giulia Fedele, con i suoi 19 anni la più giovane candidata di Ancona Protagonista – per la fiducia che mi ha dato da subito Daniele Silvetti. E poi perché tutti gli altri mi hanno fatto subito sentire parte della famiglia aiutandomi in ogni maniera».

Pone l’accento sui centri estivi invece Silvia Fattorini: «Lo scorso anno sono stati un disastro. Ci dicevano che non c’erano gli educatori. Chissà».

«Mi metto in gioco – sottolinea Marco Moroder imprenditore e discendente dell’omonima famiglia – per passione e per fiducia in Daniele Silvetti. A Pasqua Ancona era vuota. Le cose debbono cambiare è evidente».

Massimo Albertini

«Faccio l’animatore dal 1985 – si presenta così Massimo Albertini – ed erano gli anni d’oro. Il fattore accoglienza così come il fenomeno associativo, sono completamente spariti in città. Chiunque arrivi è abbandonato a se stesso. Sembra quasi dia fastidio e se sta lontano ci fa un favore. Non dovrà più essere così e in tal senso ci adopereremo».

«Non sono nuovo alla politica – precisa Simone Pizzi, ex consigliere comunale del Pdl anni fa – mi rimetto in gioco perché credo in Daniele. Ancona sembra la bella addormentata dell’Adriatico. Occorre ribaltare assolutamente le cose».

Paolo Lovascio

«Quando propongo un’iniziativa culturale a Falconara – conclude Paolo Lovascio, un tempo capogruppo in consiglio provinciale per Forza Italia e il Pdl e poi presidente del Rotary Falconara, la cui figlia Alice è candidata per Ancona Protagonista – di solito l’approvano o comunque mi stanno ad ascoltare. Farlo ad Ancona? Ti viene paura solo a provarci».

Questa comunque la lista dei 32 candidati al consiglio comunale di Ancona Protagonista per le elezioni previste il 14 e 15 maggio prossimi: Arnaldo Ippoliti, Daniele Ballanti, Manuela Caucci, Massimo Albertini, Andrea Bugari, Gabriele Babbini, Teodoro Buontempo, Catiuscia Caporaletti, Giulia Cesari, Giada Cutugno, Giulio De Carlo, Anna Claudia Di Paolo, Daniele Donato, Silvia Fattorini, Giulia Fedele, Maria Caterina Galati, Alice Gori, Angelo Gramazio, Michele Ilari, Riccardo Lasca, Alice Lovascio, Lucia Marchetti, Luca Marcosignori, Francesca Morellina, Marco Moroder, Umberto Muccino, Alberto Nasini, Gianfranco Pantile, Simone Pizzi, Roberto Raffaeli, Saverio Salvatore e Emanuela Vicari.

E sempre Daniele Silvetti, tramite comunicato stampa, ha detto la sua sul via libera alla realizzazione dell’Ultimo Miglio, la bretella di collegamento tra il Porto e la Strada Statale 16. «Da questa notizia – è l’inizio del messaggio -, frutto dell’impegno del presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli e del governo centrale guidato dalla premier Giorgia Meloni, traiamo una serie di benefici che la città di Ancona attendeva da troppo tempo. La realizzazione di questa opera infrastrutturale non solo consentirà una preferenziale uscita dal Porto dei mezzi pesanti, che in determinate giornate e in specifici orari mette in crisi il sistema viabilistico verso Nord, ma libererà il quartiere di Torrette da una altissima concentrazione di traffico e di inquinamento che i cittadini lamentano da decenni. Basta ricordare l’attività svolta dal Comitato nel corso degli anni e le battaglie condotte con i blocchi del traffico per fare riemergere le difficoltà vissute dai cittadini».

Un secondo aspetto è quello prevalentemente commerciale. «La velocità del traffico merci da e per il Porto avrà dunque una corsia preferenziale rendendo così più appetibile la scelta dello scalo dorico come destinazione di smistamento. Il collegamento con le Autostrade sarà più diretto e i serpentoni di mezzi pesanti che siamo abituati a vedere non intaccheranno il traffico locale. Non da ultimo le facilitazioni in capo al triangolo logistico, porto-aeroporto-interporto, soprattutto in vista dei recenti investimenti per il loro rilancio».

Infine Daniele Ballanti, anche lui con un comunicato stampa, ha fatto sapere che «Dal Ghettarello chiamano il comitato di Via Torresi: aiutateci voi. Il senso di abbandono è reale e profondo. Via Madonnetta è stata asfaltata ma solo dalla Piazzetta del Pinocchio fino al bivio con Via Alpi; da lì il fondo stradale rimane quello vecchio, dissestato. Addirittura – prosegue l’attivista – per arrivare al Ghettarello si transita su una strada che assume l’aspetto di un tratturo. Le scarpate ai bordi presentano inoltre alberi non potati con forte rischio che i rami, soprattutto con le intemperie, possano cadere su chi ci transita. Giunti al Ghettarello la chiesetta, fatta costruire con i fondi e sul terreno di alcune famiglie locali, è chiusa a seguito del terremoto del novembre 2022 e non si conosce la prospettiva della ristrutturazione. I residenti segnalano infine che la scuola a tempo pieno è stata chiusa nel 2007, sembra ‘per decisioni politiche’. Non è più possibile – conclude Ballanti – dimenticare in questo modo i borghi di Ancona, i nostri concittadini non se lo meritano».

 

Alice Gori

 

Marco Moroder

 

Silvia Fattorini

 

Simone Pizzi

 

Alice Lovascio

 

Angelo Gramazio

 

 

 

 

 

Di seguito altre foto dello stato delle strade segnalato da Daniele Ballanti

 

 

 

 

 

 

 

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