facebook rss

Visore digitale anti-ansia
indossato dal paziente nell’asportazione
di un tumore cerebrale da sveglio

ANCONA - Oggi all'ospedale di Torrette l'equipe neurochirugica del dottor Roberto Trignani ha eseguito un intervento multidisciplinare in awake su un 30enne marchigiano, con l’utilizzo del dispositivo di realtà virtuale che ha permesso anche di migliorare il suo comfort e ridurre l’apporto farmacologico

L’equipe chirurgica coinvolta nella procedura

 

 

Intervento multidisciplinare in awake con l’utilizzo di un dispositivo di realtà virtuale indossato dal paziente per gestire al meglio l’ansia, migliorare il suo comfort e ridurre l’apporto farmacologico. Ad adottare il dispositivo, aprendo alla nuova frontiera di tecniche e metodologie in sala operatoria è stata l’equipe chirurgica della Divisione di Neurochirurgia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria delle Marche. L’intervento chirurgico di asportazione di un tumore cerebrale con procedura in “awake” in un giovane paziente, un 30enne marchigiano, è stato programmato per oggi, 14 aprile presso il blocco operatorio dell’ospedale di Torrette, ad Ancona. «Questa procedura, in uso da diversi anni presso la Divisione di Neurochirurgia diretta dal dottor Roberto Trignani, – ricorda una nota dell’Azienda ospedaliera – consente di ottimizzare la resezione dei tumori cerebrali in aree funzionali del cervello con preservazione delle funzioni sottostanti; il paziente è “sveglio” durante la procedura di asportazione del tumore e fornisce con l’ausilio della neuropsicologa informazioni cliniche preziose all’equipe chirurgica e anestesiologica per guidare in sicurezza l’atto terapeutico. Fino ad oggi, nell’Azienda Ospedaliera Universitaria delle Marche, sono stati operati in “awake” circa 180 pazienti con tumori cerebrali localizzati in aree denominate “eloquenti”».

Il dispositivo digitale indossato dal paziente

L’intervento programmato in “awake” per oggi presenta due peculiarità. Intanto la procedura chirurgica si realizza in 2 tempi all’interno della stessa seduta operatoria per la complessità topografica del tumore: un primo tempo  in “awake” per rimuovere la parte del tumore in area funzionale temporale sin (quella che governa il linguaggio) ed un secondo tempo in anestesia generale per rimuovere la componente attigua più profonda del tumore. Poi viene utilizzata una nuova tecnologia digitale che attraverso la realtà virtuale durante la fase preoperatoria e durante la fase in “awake” permetterà di ottimizzare la gestione dell’ansia, migliorare il comfort del paziente e ridurre l’apporto farmacologico.

I dispositivi di realtà virtuale (Vr), peraltro in alcuni Paesi inseriti nell’elenco dei dispositivi medici, sostituiscono l’ambiente reale con uno simulato. «Studi clinici hanno dimostrato che questa tecnologia può rappresentare per il paziente un’esperienza immersiva e distraente in grado di indurre uno stato di rilassamento e spostamento dell’attenzione dalle fonti di stress emotivo. L’intera procedura è realizzata in ambiente multidisciplinare: neuroanestesiologico (dottor Edoardo Barboni), neurochirurgico (dottor Stefano Vecchioni, dottor Roberto Trignani), neuropsicologico (dottoressa Silvia Bonifazi)» chiude il comunicato dell’Azienda Ospedaliera Universitaria delle Marche.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X