facebook rss

Concessioni balneari,
batosta della Corte di Giustizia Ue:
«Vietato rinnovarle in automatico»

SENTENZA - Con propria pronuncia, la Corte ha sancito che negli Stati membri dell'Unione Europea vige l'obbligo di assegnare il demanio marittimo tramite procedura di selezione imparziale e trasparente

 

(foto d’archivio)

 

 

di Giuseppe Di Marco

 

Le concessioni balneari non possono essere rinnovate automaticamente, ma vanno assegnate tramite procedura di evidenza pubblica. E’ questo, in estrema sintesi, il contenuto della sentenza della Corte di Giustizia Europea sul demanio marittimo.

La sentenza della Corte è in merito al ricorso intentato dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) contro il Comune di Ginosa. Questo, com’è riportato dalla stessa Corte di Giustizia, ha prorogato, con delibera del 24 dicembre 2020, le concessioni di occupazione del demanio marittimo nel suo territorio. L’Agcm quindi ha inviato al Comune un parere motivato, rammentando la necessità, a monte, di una procedura ad evidenza pubblica, e rilevando che le disposizioni nazionali di proroga automatica delle concessioni dovevano essere disapplicate.

La massima non avrebbe potuto essere più netta: Viene infatti dichiarato  «l’obbligo, per gli Stati membri, di applicare una procedura di selezione imparziale e trasparente tra i candidati potenziali, nonché il divieto di rinnovare automaticamente un’autorizzazione rilasciata per una determinata attività sono enunciati in modo incondizionato e sufficientemente preciso dalla direttiva. Poiché tali disposizioni sono produttive di effetti diretti, i giudici nazionali e le autorità amministrative, comprese quelle comunali, sono tenuti ad applicarle, e altresì a disapplicare le norme di diritto nazionale non conformi alle stesse».

Si tratta di una vera e propria batosta per i balneari: il pronunciamento torna a dare importanza alla direttiva Bolkestein, asserendo al contempo che «la Corte non risolve la controversia nazionale. Spetta al giudice nazionale risolvere la causa conformemente alla decisione della Corte. Tale decisione vincola egualmente gli altri giudici nazionali ai quali venga sottoposto un problema simile».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X