Nuovo attacco dei lupi alla fattoria didattica ‘Santa Paolina Farm’ di Osimo. Mufloni e agnelli sono stati sbranati dai predatori dopo aver superato il recinto che li proteggeva. A riferirlo è il titolare Alberto Maria Alessandrini Passarini. L’ennesimo episodio, registrato in questo angolo di campagna osimana e segnalato all’Ufficio veterinario dell’Ast Ancona, riaccende i riflettori su quello che dagli allevatori è considerato un problema.
«L’assalto è avvenuto in pieno giorno, alle 9 di questa mattina – racconta a telefono Alessandrini Passarini che è anche consigliere comunale di Osimo in quota Lega – Alle 8 avevamo constatato che gli animali stavano bene, intorno alle 9.40 mia madre ha notato un animale con pelliccia marrone muoversi in fondo all’uliveto. Sono state sbranate due femmine, una gravida e l’altra con un figlio che è scappato nel campo. Non so se riusciremo a salvarlo perché non riusciamo a trovarlo. Sono scomparsi anche 3 agnelli e la scorsa settimana era sparita una capra, Più reti mettiamo, più ce le sradicano. Con oggi sfondiamo quota 10 animali di vario tipo predati da inizio anno. I cani nel nostro caso non possono essere la soluzione perché in questa zona transitano tanti ciclisti e persone che passeggiano».
Escluso anche in questo caso che il raid sia stata opera di animali ibridi. «Basta leggere i report della Regione, in dieci anni in centinaia di attacchi di lupo rilevati solo 2 sono stati fatti da animali ibridi. Entrambi nell’Ascolano.- fa osservare Alberto Maria Alessandrini Passarini – e se fossero ibridi sarebbe un motivo in più per procedere agli abbattimenti. Stiamo anche aspettando che la Regione faccia il bando per i recinti anti-lupo, ma già ora noi abbiamo recintato il recintabile e oggi, ripeto, l’attacco è avvenuto in pieno giorno».
La questione, insomma, non è semplice da risolvere. «Soprattutto perchè i lupi sono specie protetta – ricorda il proprietario di ‘Santa Paolina Farm’ – e a differenza di quello che avviene in altri Paesi, come la Francia Germania, Austria, Usa e Canada dove questi animali vengono controllati, in Italia, se non cambia la legge, non c’è nulla che si possa fare. Nella provincia di Ancona si ipotizza che siano presenti più di 200 esemplari, significa che ormai è facile trovarli vicino o dentro alle case. I mufloni sono pecore selvatiche ed essendo ungulati, tra l’altro, non rientrano nell’elenco delle specie per le quali sono previsti i rimborsi regionali per danni agli allevatori provocati da fauna selvatica. Per le pecore, invece, sporgeremo denuncia. Stiamo valutando anche di reclamare i danni agli organi competenti: se il lupo è fauna indisponibile dello Stato, deve essere lo Stato a rispondere».
(m.p.c.)
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