facebook rss

Berardinelli Vs Mancinelli,
il duello finale va in scena
nell’ultimo consiglio Comunale

VERSO LE ELEZIONI - Il consigliere alla sindaca: «Anche la sua delfina dice che questa città è un degrado. Finalmente il castello sta crollando». Ma la prima cittadina gli risponde: «Sa già che perderà. Fatelo sfogare così».

A sinistra Daniele Berardinelli, a destra Valeria Mancinelli

di Antonio Bomba

I due, è noto, non si sono mai particolarmente amati. E nella seduta straordinaria di questa mattina non hanno mancato di ricordarselo a vicenda, ognuno a modo suo, concludendo a questa maniera 10 anni di convivenza in consiglio Comunale. Stiamo parlando di Daniele Berardinelli, capogruppo di Forza Italia, e della sindaca Valeria Mancinelli.

Erano 4 i provvedimenti urgenti da approvare in questo appuntamento extra. Ma, quest’ultima assise, va detto, è stata più una campagna elettorale con il centrodestra contro il centrosinistra.

La scintilla definitiva si è accesa durante la discussione per l’approvazione del rendiconto della gestione per l’esercizio finanziario del 2022. «Questo – ha esordito Berardinelli – è l’ultimo passaggio di due consiliature che ha visto Ancona passare al degrado più assoluto. Un concetto sostenuto anche dalla sua delfina in campagna elettorale, signora sindaca».
Alla sua ultima giornata da consigliere dopo 26 anni ininterrotti, Berardinelli è un fiume in piena e prova a rivolgere contro Mancinelli la campagna elettorale di Ida Simonella cercando costantemente l’autogol degli avversari. «Questo è molto significativo – prosegue – perché girando finalmente per la città e ascoltando le persone anche lei (Ida Simonella, candidata a sindaca per il centrosinistra, ndr) si sarà resa conto di com’è messa Ancona e cosa pensa la gente di questa Amministrazione. È significativo che il degrado sia al primo punto della propria campagna».

Il capogruppo di Fi passa addirittura a solidarizzare con la maggioranza ed alcuni suoi esponenti: «Ho sempre detto che noi tutti dell’opposizione siamo stati bullizzati in questi 10 anni e lo confermo. Ma anche la maggioranza ha subito un trattamento da bulli. Perché gente come Susanna Dini e Simone Pelosi (rispettivamente capogruppo in consiglio Comunale la prima e consigliere e segretario comunale entrambi il secondo, ed entrambi del Pd, ndr) si sono sempre opposti a questo modo di gestire la città. Pertanto, quando leggo che gente come loro faranno parte dell’eventuale giunta Simonella assieme a Tommaso Fagioli (Azione, I Riformisti, ndr) e Carlo Pesaresi (Ancona Dipende da Noi, ndr), allora sono felice, sono contento perché significa che il castello è crollato e quel mondo non esisterà più».

Simone Pelosi, in una foto di un precedente consiglio Comunale

E dopo che il consigliere Massimo Mandarano ha chiesto a mo’ di battuta a Berardinelli se gli risultava qualche assessorato anche per lui, ha preso parola uno dei diretti interessati, Simone Pelosi, il quale ha difeso bandiera e territorio a spada tratta: «Berardinelli è passato in maggioranza che sa tutte queste cose e me lo ero perso? Non so. Non siamo mai stati bullizzati, c’è stato solo un naturale dibattito politico interno» per poi aggiungere «Facile dire metti i soldi qui, mettili là, ma avete mai detto da dove prenderli o togliergli? Non ricordo una mozione a tal proposito da parte di voi del centrodestra. E poi ridicolizzate le capacità di saper raccogliere finanziamenti. Ho capito che ormai qua è tutta campagna elettorale, ma insomma».

Finita qui? Macché. Berardinelli non si è arreso e poco ha ripreso parola sul tema Tari. Approfittando di un’incertezza della sindaca che non si ricordava a memoria la percentuale di rifiuti differenziata «Vede? La sua ignoranza la pagano gli anconetani. È del 64,08% e superando il 65% non avremmo preso una multa che adesso dovranno pagare i cittadini. È del 2012 che non riusciamo a superare il 65% e poi ci rimette la gente. Basta con la scusa del covid e dei costi dell’energia».

A questo punto, visto anche il tono vocale di Berardinelli, è intervenuta la sindaca in persona affermando: «Ma sì. Fatelo fare. Sa che perderà le elezioni e si sfoga così. E poi è la sua ultima seduta, lasciatelo sfogare». Il tutto con un sorriso sarcastico. Replica invece sul punto ancora Pelosi: «Ho confrontato le tariffe di Falconara (Comune amministrato dal centrodestra, ndr) che ha una percentuale di differenziata appena superiore alla nostra e le tariffe sono di un 25 euro più alte. Pertanto non è che un 2-3% in più porta ad effettive diminuzioni di Tari. Invece che urlare – conclude – documentatevi».

Massimo Mandarano

Sempre in difesa della Giunta e di Mancinelli, ma per un altro argomento, va registrato l’intervento del già citato Mandarano che all’accusa del centrodestra secondo cui «La vostra politica di aprire supermercati e centri commerciali ha rovinato i piccoli commercianti» replica «Concordo, hanno rovinato i piccoli negozi. Ma la colpa è di una legge del 1998, non dell’Amministrazione attuale. Lo so bene perché ai tempi ero nei sindacati e ho combattuto questa battaglia».

Archiviato pertanto il duello Berardinelli-Mancinelli, occorre passare a Ida Simonella, accusata sempre da Berardinelli di latitare dal consiglio Comunale da 3 mesi: «Si è dimessa?» chiede sarcasticamente prima di aggiungere «Qui si parla di bilancio e lei che ne è assessora non c’è. Restituisca lo stipendio». Concetti simili e proteste sono stati espressi da altri consiglieri di centrodestra come Arnaldo Ippoliti (60100, ma candidato al prossimo consiglio comunale con Ancona Protagonista, ndr) e Antonella Andreoli (Lega, ndr).

«Che rispetto per gli anconetani» Ha fatto invece notare Gianluca Quacquarini, consigliere comunale e candidato al prossimo nelle liste di Altra Idea di Città sul proprio profilo Facebook. «Questo l’ordine del giorno del Consiglio comunale di oggi, 27 aprile 2023… 4 argomenti da trattare e tutti che riguardano il Bilancio… E l’assessore ‘competente’ fa sapere questa mattina alle 7,38 che non sarà presente ‘per impegni improrogabili presi precedentemente’… Il tutto nonostante in 3 dei 4 argomenti da trattare è relatrice visto che ciò di cui si parla è nelle sue deleghe… Insomma il capoufficio, altro che assessore, non ci sarà… Ora non sappiamo che impegni sono… elettorali visto che è candidata Sindaca? Di altra natura? Non si sa… Sappiamo che un altro candidato Sindaco, Francesco Rubini, sarà presente per svolgere l’incarico che i cittadini gli hanno dato le scorse elezioni: rappresentarli. In questa vicenda comunque l’unica cosa certa è l’ennesima mancanza di rispetto per la città e per i cittadini a cui assistiamo da 10 anni… Ossigeniamola questa città».

Gianluca Quacquarini

Dai post su Facebook della Coldiretti Marche si è poi venuto a sapere che Ida Simonella era loro ospite per il primo dei confronti con i candidati sindaco, a cui adesso seguiranno quelli con gli altri cinque.

In mezzo a tutto questo bailamme di accuse e modi di fare, va detto per la cronaca che tutte e quattro le delibere da approvare urgentemente sono passate a stragrande maggioranza. E, da queste, si apprende che lo Stato è stato condannato a risarcire il Comune di Ancona per 2,7 milioni. Palazzo del Popolo invece dovrà corrispondere a un dipendente della polizia locale 22.286,11 euro tra stipendi non corrisposti, spese accessorie, oneri legali, parcelle e costi vari sostenuti dall’uomo e da chi lo ha rappresentato. L’uomo era stato sospeso dal servizio nel 2014-2015 assieme ad altri suoi colleghi e dal quel momento non era più stato pagato. Il tribunale del Lavoro però gli ha dato ragione. Da qui, il risarcimento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X