Hanno organizzato una manifestazione per il 13 maggio, alle 15,30 una manifestazione nel piazzale antistante il ponte sul Misa a Pianello di Ostra, tutti i comitati degli alluvionati del 15 settembre 2022. «Il clima è cambiato. l’alluvione (e la siccita) sono un problema di tutti. Per questo i Comitati invitano tutti i cittadini del bacino del Misa e del Nevola a partecipare» si legge nella nota ufficiale. Il comitato chiede di riporre attenzione su due questioni: «La messa in sicurezza dell’area, colpita da due alluvioni in otto anni, adottando un sistema di allerta efficace e veloce (garantito dalla Protezione civile per giugno 2022 e mai attivato) ed interventi ordinari e straordinari con metodi sicuramente diversi da quelli usati in passato e risultati fallimentari perché eseguiti senza un coordinamento efficace».
Per questo i comitati chiedono un coordinamento unico (commissario ad acta come per le altre emergenze nazionali) sia per gli interventi di massima urgenza che per quelli di messa in sicurezza (in corso di progettazione) oltre alla garanzia della istituzione di un ufficio preposto per la futura, costante manutenzione degli alvei. C’è poi il problema degli indennizzi con «rimborsi al 100% (come per il terremoto) e snellimento delle pratiche di ristoro. Dopo otto mesi non sono stati assegnati neanche quelli stanziati per la prima urgenza, con fondi disponibili ma bloccati da amministrazione (tutte) impreparate e da norme farraginose. Attuare, quanto prima, l’entrata in vigore del superbonus per permettere agli alluvionati la ricostruzione».
I comitati chiedono inoltre che alluvioni e siccità, siano valutate in «un unico progetto. Approfittare dell’attuale momento di sensibilizzazione e di stanziamenti mirati messi in campo dallo Stato verso il problema siccità, indirizzando la progettazione in corso, realizzando non solo vasche di laminazione ma veri e propri contenitori che ricevano l’acqua in eccesso e la rilascino nei periodi di siccità. Partecipiamo tutti insieme sabato 13 maggio alle ore 15,30 a pianello di Ostra perche’ la nostra sicurezza non e’ trattabile» conclude il comunicato.
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