di Antonio Bomba
Arrivano le prime denunce relative alle elezioni comunali di Ancona, avvenute il 14 e il 15 maggio scorsi. Ad essere pizzicati a fotografare il proprio voto nel segreto dell’urna sono stati due elettori assegnati ai seggi del centro città.
Le indagini sono state svolte dalla Digos, allertata come forza di polizia dai rispettivi presidenti delle sezioni elettorali che hanno udito il clic dei cellulari all’interno della cabina di voto.
La violazione penale è stata prontamente riscontrata dagli investigatori che hanno controllato i telefonini dei due cittadini segnalati ed hanno accertato che nella memoria dei rispettivi cellulari vi era ancora la foto della scheda elettorale con l’indicazione della preferenza espressa.
Il reato, ricordiamolo, è punibile con l’arresto da 3 a 6 mesi e con l’ammenda da 300 a 1.000 euro.
Con il ballottaggio di domenica e lunedì prossimi, la polizia ricorda agli elettori di esercitare il diritto nei modi e nelle forme vigenti di legge e, pertanto, è vietato nelle consultazioni elettorali o referendarie introdurre all’interno delle cabine elettorali telefoni cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini.
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