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E’ morto don Duilio Guerrieri,
missionario vicino agli ultimi

ANCONA - Il sacerdote, nativo di Osimo, aveva 79 anni ed era ricoverato da qualche giorno all'ospedale di Torrette. Dal 1973 il suo impegno in Argentina era culminato nell'aiuto ai poveri,nella fondazione di parrocchie e nella promotozione del culto della madonna di Huachana. L'addio mercoledì a Camerano

Don Duilio Guerrieri

 

Si è spento questa mattina all’età di 79 anni don Duilio Guerrieri, prete della nostra Arcidiocesi Ancona-Osimo, per tanti anni missionario nel nord dell’Argentina, è tornato alla casa del Padre. Era ricoverato da qualche giorno all’ospedale regionale di Torrette. Don Duilio Guerrieri era nato ad Osimo il 3 novembre del 1943 ed era stato battezzato il giorno seguente nella chiesa di San Biagio. Per lui, infatti, il giorno del compleanno, da sempre non è stato il 4 novembre, giorno dell’inizio della sua vita di Figlio di Dio. Cresciuto a Montegallo, sull’esempio di don Aldo Compagnucci, che lì veniva a celebrare l’Eucarestia, don Duilio all’età di 11 anni aveva deciso di entrare in seminario perché voleva diventare “come il prete che dice la messa” amava ricordare.

Dopo aver frequentato il seminario vescovile di Osimo e quello regionale di Fano, ha passato gli ultimi anni della sua formazione presso il seminario per l’America Latina di Verona, rispondendo ad una chiamata che ha sentito, sin da seminarista, per la missione. Era stato ordinato presbitero l’11 agosto 1968 dall’allora vescovo ausiliare mons. Bernardino Piccinelli e celebra la prima messa il 15 agosto del 1968 ad Offagna. Ha avuto come primo mandato quello di vicario parrocchiale della parrocchia Immacolata Concezione di Camerano accanto a don Sandro Pirani. Nel 1971 era stato nominato vicario parrocchiale a Falconara Marittima nella parrocchia del Rosario con don Baldoni.

Il 7 gennaio del 1973 rispondendo alla sua chiamata missionaria è partito come sacerdote fidei donum per l’Argentina nella sede della diocesi di Anatuya dove è rimasto fino al 1975. Richiedendo poi di stare in mezzo ai poveri e agli scartati viene mandato a Santo Lugares dove ha costruito e fondato la parrocchia insieme a 4 suore, e lì è rimasto fino al 2000. Tra le tante opere di don Duilio in Argentina ricordiamo la diffusione del culto della madonna di Huachana. Appena diventato parroco una famiglia del posto lo ha chiamato per consegnargli una statua della Madonna che era apparsa ad una bambina nel 1820, proprio in quei luoghi.

Don Duilio Guerrieri

Lo stesso don Duilio si è fatto promotore del culto della madonna di Huachana con delle feste annuali il 31 luglio. Nel 1976 ha cominciato a costruire la prima chiesa terminata nel 1978. Nel 1983 il vescovo di Anatuya incoronò la stessa Vergine. Il Santuario ebbe poi altre costruzioni sotto l’impulso di Don Duilio perché le persone che accorrevano ogni anno superava le 70 mila unità. Attualmente è uno dei santuari più grandi dell’Argentina. Nel 2000 è stato trasferito a Tintina come parroco. Nel 2007 è tornato a Santo Lugares. Nel 2010 si trovava a Campo Gallo e poi è ritornato a Santo Lugares dove è rimasto fino al 2015, quando la malattia dell’Alzaimher (iniziata nel 2006) lo ha costretto a rientrare in Italia nella casa del fratello a Camerano. Nel tempo della sua missione ha aiutato la nostra chiesa locale di Ancona-Osimo ad acquisire una sensibilità missionaria attraverso molte opere e costante rapporto con le parrocchie che don Duilio ha servito.

Domani 30 maggio alle ore 21 a Camerano, in parrocchia, si terrà una veglia di preghiera. Si può rendere omaggio alla salma presso la casa funeraria Vigiani a San Biagio di Osimo. Il funerale sarà celebrato da mons. Angelo Spina, arcivescovo metropolita dell’arcidiocesi Ancona-Osimo mercoledì 31 maggio alle ore 15 a Camerano. La salma sarà tumulata nel deposito per i sacerdoti del cimitero maggiore di Osimo con l’intenzione di fare la tumulazione definitiva in Argentina nel nuovo Santuario della Virgen de Huachana, meta di innumerevoli pellegrini e di cui don Duilio è stato l’ispiratore.

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