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L’abbraccio tra Acquaroli e Silvetti:
«Una filiera politica importante
che parla la stessa lingua» (Video)

ANCONA AL CENTRODESTRA - Il Governatore ha raggiunto il neo sindaco in piazza Roma tra applausi e cori: «E' fondamentale essere uniti per la sfida del rilancio del nostro territorio».
Francesco Acquaroli e il neoeletto sindaco Daniele Silvetti

E’ al coro di “Daniele, Daniele, Daniele”, tra continui applausi, che avviene l’abbraccio in piazza Roma tra il neo sindaco Silvetti e il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. «Ce l’abbiamo fatta – le prime parole del primo cittadino. E’ un’Ancona maturata. Abbiamo sbagliato di poco» (dice riferendosi probabilmente alle previsioni).
La parola passa subito al governatore che esordisce dicendo che «Quella di oggi è una giornata molto importante, con una filiera politica che ci consente di avere gli stessi obiettivi, le stesse strategie. E’ più facile individuare le priorità, cercare di dare le risposte. Ancona è una città capoluogo e la nostra regione ha bisogno di un capoluogo forte».

Filiera politica che «è essenziale – ha ripreso -, perché il messaggio è più chiaro; c’è linearità di confronto, di sinergia. C’è anche la stessa capacità di parlare nello stesso linguaggio, dello stesso progetto»
Circa i principali obiettivi «C’è un impegno preciso sul porto, che per noi rappresenta l’infrastruttura più importante della regione; un importante strumento di sviluppo non solo per la città. Poi c’è tutto quello che rappresenta il polo intermodale in termini assoluti. Lavoreremo fin da subito – ha sottolineato – come avremmo lavorato con chiunque ma quando c’è un’affinità di natura politica questa filiera – ribadisce – ci garantisce meno dispersione di energie per mettere a terra le cose che sono poi importanti per il nostro territorio. E’ fondamentale anche per le Marche avere un capoluogo forte per percezione, servizi, dinamiche – ha concluso -. E’ fondamentale essere uniti per la sfida del rilancio del nostro territorio».
alla festa in piazza Roma erano presenti diversi esponenti del centrodestra tra cui il commissario post sisma Guido Castelli, oltre a sostenitori e candidati.

Daniele Silvetti in piazza Roma

Del centrodestra il primo a giungere in sala stampa con largo anticipo era stato Carlo Ciccioli attuale capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio Regionale, ex onorevole e decano della destra anconetana: «È stata una battaglia combattuta e sofferta. E, come diceva un proverbio contadino, è successo quello che doveva succedere». L’analisi della vittoria di Ciccioli è netta: «Dopo 30 anni un gruppo dirigente logoro, espressione degli apparati, ha perso contro chi ha proposto qualcosa di nuovo. E di sicuro ha influito il concetto di filiera. La gente ne ha capito i vantaggi che ne deriveranno. Anche perché Ancona si candida a capitale della regione macro-ionica. Pensate – conclude – ci ha votato gente storicamente di sinistra in città come i dottori e i lavoratori del porto. Ma ciò non toglie che dobbiamo recuperare almeno un quarto di città. L’abbiamo ben presente».

Daniele Silvetti sul palco per i festeggiamenti in piazza Roma

E felice fino allo stremo delle forze è anche Daniele Berardinelli, per 26 anni all’opposizione in consiglio comunale con Forza Italia e Pdl: «È un risultato storico. Una vittoria giunta voto per voto e lottata fino all’ultima scheda. È stata molto sudata e dunque questa vittoria assume ancora più valore».
Pone subito l’accento sulla filiera Angelo Eliantonio di Fratelli d’Italia, che oltre ad essere consigliere comunale è responsabile della segreteria del governatore Francesco Acquaroli: «È importantissimo che Governo, Regione e Comune abbiano gli stessi obiettivi. Non è mai stato così né in passato nè in tempi recenti. Adesso finalmente sì». Eliantonio passa poi a parlare delle sensazioni che sta provando: «È una grandissima soddisfazione. Una di quelle che solo la politica ti può dare. Abbiamo vinto perché si è parlato di temi e problemi che la città ha e che intendiamo risolvere. Il centrosinistra invece ha posto l’accento su cose che nulla hanno a che fare con le necessità cittadine, dopo 30 anni di problemi irrisolti. E l’elettorato ci ha premiato». Infine una promessa: «Ricostruiremo il tessuto sociale. E per farlo servirà una nuova classe dirigente del centrosinistra perché questa è sempre stata poco incline al dialogo. Auspico inoltre che si possa dialogare anche con la sinistra».

Francesco Acquaroli e Daniele Silvetti

Quasi commosso il consigliere comunale Arnaldo Ippoliti pensando che: «Anche mio padre da lassù starà festeggiando. Ne sono sicuro. Finalmente ad Ancona ci sarà una politica che porta al centro le persone. Ancona risorgerà».
E ultima, ma solo in ordine di comparsa, la moglie del neo sindaco Daniele Silvetti, Manola: «È una vittoria della città. È stata dura dall’inizio alla fine ma l’ho appoggiato dal primo momento perché è un uomo di politica». Infine la cosa che più ha fatto male: «La bambina ha letto attacchi personali al padre e ha pianto. Sono cose che fanno male».

(di Antonio Bomba Foto di Giusy Marinelli)

Battino e silvetti

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