Nella ferma convinzione che la cittadinanza deve essere un diritto non un privilegio, nel corso del Consiglio comunale convocato per oggi nella città di Federico II, i gruppi di maggioranza Jesi in Comune, il Pd e Jesirespira porteranno in discussione un ordine del giorno «con cui, ispirandoci ai principi di uguaglianza e pari opportunità, proponiamo l’inserimento nello statuto del Comune del principio dello ius soli e il conferimento della cittadinanza onoraria ai minori nati in Italia o che abbiano compiuto qui almeno un ciclo scolastico- sottolinea una nota di Jesi in Comune – Lo ius soli è una forma di riconoscimento del ruolo di coesione tra culture diverse svolto dai giovani e delle libertà fondamentali delle persone, un modo chiaro per dire che chi vive o cresce a Jesi è jesino/a e il Comune lo/la considera tale per tutto quello che è di sua competenza diretta e indiretta».
«Ad oggi infatti sono circa 900 i bambini e le bambine che nati da genitori stranieri, ma residenti a Jesi si vedono negare il diritto fondamentale di far parte della comunità in cui vivono.- prosegue il comunicato – Sono bambini e bambine che frequentano le nostre scuole, giocano nei nostri parchi, ma impediamo loro di avere i documenti necessari per poter praticare attività sportiva agonistica, di andare in gita fuori dai confini con i loro compagni di classe o di votare i propri rappresentanti al compimento del 18 anno di età. Jesi, come già fatto da altri comuni come Bologna, chiede una legge giusta che prenda finalmente atto di quello che già accade nelle vita delle nostre comunità e promuova la coesione sociale e la condivisione fra tutti i cittadini. Chi nasce in Italia deve essere cittadino/a italiano/a».
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