facebook rss

Sfreccia a folle velocità per Castelfidardo:
rintracciato dalla Polizia locale,
insulta e minaccia gli agenti

INDAGINE lampo degli operatori del Comando di piazza Leopardi a seguito della segnalazione di una donna che oggi pomeriggio ha rischiato di essere investita. Dopo ore di ricerche, l’automobilista è stato individuato. Era ubriaco, privo di patente e già noto alle forze dell’ordine. Per lui è scattata una sfilza di denunce e sanzioni

 

Per denunciare un pericolo appena scampato, una donna spaventatissima si è precipitata al Comando di piazza Leopardi, nelle prime ore di oggi pomeriggio. Ha raccontato che un uomo alla guida di una vettura, a velocità folle, aveva messo a repentaglio la sicurezza di automobilisti e pedoni sfrecciando per le vie del centro di Castelfidardo. È bastato questo per dare il via ad un indagine lampo della Polizia locale, diretta dal comandante Paolo Tondini, conclusa con il rintraccio in serata del soggetto che, non pago della sua “performance” su strada, ha pensato bene di aggiungere anche una serie di pesanti minacce verso gli operatori sperando forse di farla franca.

Gli agenti, tutt’altro che intimoriti, hanno sempre mantenuto la calma nonostante le reiterate gravi minacce e provocazioni e, con grande determinazione, hanno posto in essere una serie di accurati controlli che hanno confermato i primi sospetti stante una reazione decisamente inusuale. Il soggetto, infatti , in evidente stato di ebbrezza risultava anche essere privo di patente e con specifici precedenti di polizia tanto da fare scattare a suo carico una sfilza di denunce e sanzioni per le quali adesso dovrà risponderne innanzi al Tribunale di Ancona considerato, tra l’altro , che rifiutava anche di sottoporsi alla prova etilometrica.

L’odierno episodio, infatti, non è che l’ultimo dei controlli della polizia locale della città della fisarmonica che nei mesi scorsi ha deferito all’autorità giudiziaria anche il conducente di un’auto coinvolto in un sinistro stradale che, all’arrivo degli agenti , aveva indicato nella moglie la conducente del mezzo. Non potendo contare sulla versione della controparte perché trasportata in ospedale, né di testi prontamente reperibili sul posto , gli agenti hanno dovuto sfoderare tutta la loro perizia investigativa per dare riscontro alle discrepanze incrociando dati, telefoni, riprese video e sentendo a sommarie informazioni alcune persone successivamente rintracciate che hanno chiuso il cerchio. È notizia delle scorse settimane, invece, un ulteriore deferimento all’autorità giudiziaria per la guida di una vettura con targhe false le cui indagini non sono ancora concluse considerato che dietro la compravendita del veicolo immatricolato con targa straniera potrebbero esserci altre ipotesi di reato al vaglio degli inquirenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X