facebook rss

La 49enne dopo l’omicidio ritorna
e finge di non conoscere il compagno.
L’allarme lanciato dalla sorella della vittima

FABRIANO - La donna, Alessandra Galea, è in stato di fermo, accusata di aver ucciso il 60enne Fausto Baldoni colpendolo alla testa con una lampada. Nel 2014 la gemella della donna aveva ucciso la madre

Le pattuglie dei carabinieri di Fabriano (Archivio)

 

di Alberto Bignami

A chiamare i soccorsi facendo scoprire l’omicidio di Fausto Baldoni, il 60enne ucciso dalla compagna, Alessandra Galea, 49enne, a Fabriano, sarebbe stata la sorella dell’uomo: Rita Baldoni.
La donna infatti, stava attendendo il fratello per pranzare tutti insieme in una casa che hanno nella limitrofa campagna.
L’appuntamento doveva essere per le 13 ma Fausto Baldoni, noto per la sua puntualità, non si era presentato.
Chiamato al telefono, l’uomo però nemmeno rispondeva facendo così preoccupare la donna che, allarmata, ha deciso di contattare il 112. E’ a questo punto che la macchina dei soccorsi si è mossa e sul luogo, nell’abitazione in via Castelli, nella zona del centro Fabrianese, sono accorsi i vigili del fuoco con i carabinieri.
Entrati dopo aver forzato la porta, l’uomo è stato trovato riverso nella camera da letto, in una pozza di sangue, dopo essere stato colpito al volto con un abatjour.
Immediatamente si è capito che si trattava di una morte violenta, di un omicidio i cui sospetti sono subito ricaduti sulla compagna 49enne di cui però non si avevano traccia.

La palazzina in via Castelli a Fabriano dove è avvenuto l’omicidio

Successivamente la donna, che in passato sarebbe stata sottoposta anche a dei Tso è stata rintracciata dagli stessi militari quando, stando a indiscrezioni, quasi a far finta di nulla si sarebbe ripresentata nei pressi della palazzina nella quale è avvenuto l’assassinio. Arrivata in auto, sembrerebbe che abbia fatto quasi finta di nulla al punto di riferire inizialmente di non conoscere nemmeno quell’uomo: Fausto Baldoni.
Sono stati i tasselli messi successivamente insieme dai carabinieri della Compagnia di Fabriano e dai colleghi del Reparto Investigativo che hanno raggiunto il posto, a ricostruire un primo puzzle di quanto accaduto mettendo la donna in stato di fermo per il reato di omicidio.
La coppia sembra che ultimamente litigasse per cause non meglio note e, forse, proprio un ennesimo litigio potrebbe essere la causa scatenante dell’omicidio.
Da indiscrezioni, sarebbe inoltre emerso che la sorella gemella della 49enne, nel 2014 aveva ucciso la madre colpendola, anche in quella occasione, ripetutamente alla testa utilizzando una mitraglietta da softair. L’efferato omicidio avvenne in una villetta a Fabriano.

Omicidio a Fabriano: uccide il compagno sferrando un colpo con un abatjour alla testa

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X