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Tratta Genga-Serra San Quirico:
«Abbiamo lavorato con caparbietà
per ottenere l’avvio di gara e lavori»

ANCONA - L'assessore regionale Fancesco Baldelli soddisfatto per il passo in avanti compiuto dal progetto del raddoppio della ferrovia Orte-Falconara, come il senatore Antonio De Poli e il presidente della Provincia, Daniele Carnevali

Francesco Baldelli

 

Calcio d’inizio per la gara europea del lotto 2 Genga-Serra San Quirico nell’ambito del progetto di raddoppio della linea ferroviaria Roma-Ancona. «Un significativo passo in avanti di un’opera che si candida ad essere la principale direttrice per i trasferimenti tra l’Adriatico e il Tirreno che corrono lungo il corridoio europeo delle reti Ten-T. Abbiamo lavorato con caparbietà per ottenere questo risultato, frutto di una visione sulle infrastrutture apprezzata anche dalla coordinatrice europea del Corridoio Baltico-Adriatico Anne Jensen, in visita ad Ancona nel maggio dello scorso anno». È il commento dell’assessore alle Infrastrutture della Regione Marche, Francesco Baldelli, alla notizia dell’avvio della gara europea relativa alla progettazione esecutiva ed esecuzione in appalto dei lavori di realizzazione del raddoppio della tratta ferroviaria Genga – Serra San Quirico, sulla linea Roma-Ancona.

«Per questo motivo, ai sit-in delle Cassandre del ‘tanto peggio tanto meglio’ preferiamo i kick off di chi lavora concretamente per il futuro. – prosegue nella nota Baldelli – Alle manifestazioni di chi diffonde false notizie, su presunti lavori fermi e fondi persi, privilegiamo l’unica cosa che ci contraddistingue: lavorare in silenzio con pragmatismo, per scaricare a terra progetti di opere infrastrutturali attese da decenni, la cui colpevole assenza nei cassetti della Regione Marche ha fatto scivolare uno dei territori più dinamici nelle retrovie d’Europa». «La Roma-Ancona – aggiunge l’assessore regionale – è un’infrastruttura strategica, non solo per le Marche, ma anche per il rilancio della questione ‘Centro Italia’, dove è presente un tessuto economico evoluto che traina lo sviluppo della cosiddetta ‘Italia di mezzo’ e funge da cerniera tra il Sud della Penisola e l’Europa. La Roma-Ancona, infatti, rappresenta la principale direttrice dei collegamenti europei Ten-T in direzione est-ovest, che puntano ad accrescere il traffico merci e passeggeri tra i Balcani e la Penisola Iberica. Un’infrastruttura ideata, sia per accorciare le distanze temporali tra le Marche e la Capitale, sia per interagire con le altre infrastrutture logistiche presenti, come il Porto di Ancona, l’Interporto di Jesi e l’Aeroporto di Falconara».

Il lotto 2, oggetto della gara europea Genga – Serra San Quirico, è proprio quello finanziato principalmente con i fondi Pnrr. «Per la precisione 438,44 milioni di euro, a cui si aggiungono i 6,56 milioni del Contratto di Programma 2022-2026, per un totale di 445 milioni di euro.«Fondi che – continua Francesco Baldelli – qualche tifoso della decrescita ‘infelice’ dava per spacciati, ma che, invece, mettiamo a terra come da cronoprogramma. Ricordo che, per il solo tratto marchigiano della Ancona-Roma, sono ad oggi disponibili risorse per oltre 1 miliardo e 186 milioni. Agli altri lasciamo volentieri le manifestazioni di folclore, che nulla hanno a che fare con la vera politica del fare, ma alimentano il cattivo gioco delle fake news, finalizzato solo a creare un po’ di momentanea notorietà e molta confusione. Noi, al contrario, proseguiamo diritti verso l’obiettivo di proseguire nello sviluppo all’insegna della sostenibilità sociale, economica e ambientale, un aspetto, quest’ultimo, messo in evidenza. L’intervento di potenziamento e raddoppio, oltre a ridurre i tempi di percorrenza di 39 e 49 minuti a seconda della tipologia di treno sull’intera tratta tra Ancona e Roma, è destinato anche ad accrescere la competitività di tutta la fascia appenninica e dei distretti industriali presenti nel Centro Italia».

Conclude l’assessore Baldelli: «Grazie al gioco di squadra di Rfi e della politica messa in campo dalla Giunta Acquaroli e dal Governo Meloni, le Marche si avviano a recuperare alcuni decenni di mancata visione sulle infrastrutture. Le grandi opere, come ci ha insegnato lo stesso ‘visionario’ Silvio Berlusconi che credeva nell’alta velocità e alta capacità ferroviaria e che ne ha davvero realizzate tante nel corso dei suoi incarichi di Governo, esigono una altrettanto grande visione. Perché solo chi ha visione può realizzare, passo dopo passo, quelle infrastrutture necessarie per lo sviluppo. Noi lo faremo con determinazione e, soprattutto, lo faremo in fretta. Obiettivo: rientrare al più presto nel rango delle regioni più sviluppate d’Europa e ritornare ad essere una delle principali locomotive della Nazione».

Antonio De Poli

Anche il senatore Antonio De Poli (Udc), plaude alla novità. «Le promesse contano solo se vengono mantenute. Oggi pubblicata in Gazzetta ufficiale la gara per il raddoppio della Orte-Falconara. Questo è il Governo del fare che ascolta e sta lavorando per dare risposte ai territori. Ringrazio il ministro Salvini che, a maggio, nel corso del question time in Senato, rispondendo a una mia interrogazione parlamentare aveva annunciato lo sblocco dei fondi per questa importante opera per le Marche» commenta in una nota De Poli.

Daniele Carnevali

«Esprimo notevole soddisfazione per la pubblicazione sulla Gazzetta Europea del bando di gara per il lotto 2 (Serra San Quirico – Genga) in merito al raddoppio Orte Falconara. Una notizia che va perfettamente incontro alle esigenze del nostro territorio e del suo sviluppo ferroviario, utile a collegare la regione agli gangli vitali della crescita italiana» afferma anche il presidente della Provincia Daniele Carnevali. «Da molti mesi in qualità di rappresentante della Provincia di Ancona mi sono interessato e speso per il raddoppio della Orte Falconara e per la realizzazione dei suoi tratti decisivi, cercando di tessere una rete tra gli attori decisionali di questa operazione, e finalmente adesso prende il via questa importante opera. Oggi – prosegue nel comunicato Carnevali – l’approvazione del bando di gara per 346 milioni di euro chiude definitivamente tutte le discussioni che si erano intavolate intorno a questo punto. Il progetto del raddoppio Orte Falconara è decisamente complesso ma assolutamente ineludibile poiché capace di offrire a tutto il territorio regionale quegli strumenti necessari a dargli la centralità non solo geografica ma anche economica e politica che merita, ma soprattutto funge da chiave di volta per l’intera tratta che ovviamente andrà completata in tutti i suoi lotti funzionali. Tale infrastruttura si inserisce all’interno di quel sistema porto aeroporto interporto, che rappresenta il futuro per l’Italia centrale».



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