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Europa Verde:
«Il cinghiale della Cittadella
non venga abbattuto»

ANCONA - Il gruppo locale di Ev chiede che l'animale venga narcotizzato e riportato poi al suo ambiente naturale, rivendicando per tutti il diritto alla vita

Lanfranco Giacchetti, co-portavoce di Europa Verde

di Antonio Bomba

No all’abbattimento del cinghiale della cittadella. Sì ad un narcotico per catturarlo e riportarlo nel suo ambiente naturale.

È questo l’appello lanciato da Europa Verde, per mano dei co-portavoce di Ancona Caterina Di Bitonto e Lanfranco Giacchetti: «Una parte del nostro comune – spiegano nel loro comunicato – ricade nella zona pre-parco del Conero, ciò in termini pratici significa che abbiamo dei bei spazi dove gli animali possono sostare, uno di questi è di sicuro la Cittadella. L’attuale piano faunistico – fanno poi notare – del parco è datato, e non tiene conto dei benefici effetti che il Parco ha avuto sul ripopolamento dal punto di vista faunistico del Parco stesso. Serve a tutelare flora e fauna, l’uomo deve imparare convivere con gli animali del Parco».

Usano termini forti poi, per descrivere ciò che secondo loro sta accadendo: «La spettacolarizzazione messa in atto in questi giorni sul cinghiale della Cittadella è veramente fuori luogo, riteniamo doveroso esprimere il nostro disappunto per come é in corso la gestione della presenza dell’animale all’interno della Cittadella. Posto che l’animale potrebbe risultare pericoloso per i fruitori dello spazio verde cittadino in questione, tenendo sempre conto del fatto che il cinghiale attacca solo se spaventato e gli episodi più comuni sono quelli legati alla presenza di cani che inevitabilmente si pongono in competizione con i cinghiali, e sottolineato che l’ungulato non ha attaccato e ferito nessuno, crediamo che il suo abbattimento possa essere evitato utilizzando il narcotico per catturalo, come già previsto, per poi liberarlo in un’area meno ‘sensibile’».

Caterina Di Bitonto, anche lei co-portavoce di Europa Verde

Il messaggio prosegue ponendo in risalto il fatto che per loro «I cinghiali, come altri animali, hanno diritto di vivere come noi e la biodiversità è una ricchezza. Uccidere ciò che risulta sgradito o fastidioso non è il corretto modo di risolvere tali questioni ed è altresì un messaggio diseducativo e poco incline al rispetto della Natura cui dobbiamo molto. La civiltà passa sempre attraverso il rispetto per ogni forma di vita. Il punto vero è che noi essere umani rappresentiamo lo 0,01% della vita di questo pianeta, ma ne vogliamo essere i padroni abbiamo già eliminato buona parte degli esseri viventi, anche attraverso la distruzione del loro Habitat naturale, il problema non si risolve eliminando tutto ciò che ci da fastidio».

In conclusione per Europa Verde «La biodiversità non è solo una parola ma è l’unico modo che abbiamo per garantire la sopravvivenza al nostro pianeta, e quindi anche a noi esseri umani. Le specie animali e vegetali ci nutrono, ci fanno respirare, ci fanno compagnia e non ce ne possiamo ricordare solo quando ci fa più comodo. I danni agli agricoltori provocati dai cinghiali, sono un dato di fatto, ma ci sono vari modi per evitarli e gli agricoltori lo sanno, le organizzazioni agricole lo sanno, cerchiamo di mettere in campo intelligenza e capacità tecniche visto che siamo gli esseri pensanti di questo pianeta, mettendo al centro sempre il rispetto per tutti gli esseri viventi e non ‘mostrando i muscoli’ ed eliminando».

Cinghiale alla Cittadella: posizionato il trappolamento

 

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