facebook rss

Marche Pride a Civitanova,
la Regione nega il patrocinio
Marchegiani: «Occasione persa»

IL CORTEO arcobaleno delle associazioni LgBtq+ domani pomeriggio nella città costiera. Non mancano le polemiche. Il Pd attacca la Giunta Acquaroli per il mancato sostegno. L'organizzatore difende il valore dell'evento: «Non ci sono cittadini di serie A e di serie B»

Marche_Pride-DSC_0149--650x433

Il Marche Pride del 2019

di Laura Boccanera

“E’ il cuore che insiste”. E’ questo lo slogan che il Marche Pride ha scelto per la manifestazione in programma domani a Civitanova. Ma alla vigilia del corteo e della parata arcobaleno scaturisce la polemica per il mancato patrocinio all’evento da parte della regione Marche.

matteo-marchegiani-e1620756012817-325x315

Matteo Marchegiani, civitanovese, segretario dell’Arcigay Ancona, città dove risiede

A segnalarlo è il gruppo regionale del Partito democratico. «Anche quest’anno il centrodestra ha deciso di negare il patrocinio al Marche Pride. Un cattivo esempio, purtroppo immediatamente emulato dalla commissione per le pari opportunità, che dimostra chiaramente la profonda avversione della giunta Acquaroli nei confronti di ogni tipo di diversità e il ripudio dei diritti delle minoranze, specie se difesi da coloro che resistono e non si allineano al conformismo ottenebrante di questa destra. Vale solo la pena ricordare che concedere il patrocinio al Marche pride, come è sempre avvenuto durante le amministrazioni di centrosinistra, non avrebbe significato aderire alla piattaforma della manifestazione, bensì condividere un’idea di società libera, inclusiva, tollerante, non violenta e senza discriminazioni. Valori purtroppo sconosciuti a gran parte degli esponenti della maggioranza, ossessionati dai loro pregiudizi e prigionieri dei loro stereotipi».

L’organizzatore Matteo Marchegiani, segretario dell’Arcigay Ancona, risponde alle polemiche: « Il Marche Pride è molto di più. È un momento di condivisione e di riflessione, che fa bene sia a chi è d’accordo sui nostri temi, sia a chi non li condivide appieno. Penso quindi che anche stavolta diverse istituzioni abbiano perso un’importante occasione per dimostrare che non non ci sono cittadini di seria A e di serie B. Come comitato Marche Pride ogni anno chiediamo il patrocinio a numerosi comuni ed istituzioni in tutta la Regione, siano essi governati dalla destra, dalla sinistra o da gruppi non strettamente partitici. Chiediamo il patrocinio non tanto per avere una qualche sorta di “validazione” politica, che non necessitiamo e tantomeno desideriamo, ma per dar modo alle istituzioni di dichiarare da che parte stanno. Concordo nel fatto che la concessione dei patrocini o di altre forme di sostegno non devono imputarsi strettamente a tutti i contenuti del nostro programma. Ci sono sindaci che hanno concesso il patrocinio pur non condividendo tutte le nostre richieste».

Il mancato patrocinio segue la comunicazione di assenza della lista Vince Civitanova dalla manifestazione come annunciato nei giorni scorsi perché in disaccordo con la pratica dell’utero in affitto.  «Si tratta di una dichiarazione confusa – prosegue Marchegiani – sui principi che muovono la nostra manifestazione. Noi non invitiamo la gente a contravvenire la legge e ad avvalersi della gestazione per altri (questo il nome corretto di questa pratica) in Italia, noi chiediamo al legislatore di non porre alcun veto su una discussione senz’altro delicata ma che non va in alcun modo chiusa a priori. Numerosi paesi vedono la gestazione per altri normata in modo approfondito, tra questi: Stati Uniti, Canada, Regno Unito e Spagna. In che modo promuovere un percorso di riflessione su questo tema sarebbe pericoloso o contro la democrazia? Ci terremmo inoltre a ricordare che la gestazione per altri è praticata in gran parte da coppie eterosessuali e solo in minoranza da coppie omosessuali. Nessuno di noi però può comunque accettare questo indirizzo politico che mira ad annullare totalmente la libertà di ogni persona di decidere cosa fare del proprio corpo, anche qualora le altre persone non siano d’accordo. Quello che chiediamo è che venga garantito il pieno diritto all’autodeterminazione di ogni persona».

L’evento partirà domani alle 10.30 con una conferenza stampa che si terrà nella sala comunale Enrico Cecchetti e a seguire verrà presentato il progetto “WelcHome – Life gets better together” di cooperazione internazionale Italia- Albania. Nel pomeriggio l’appuntamento è alle 16.30 all piazzale antistante lo stadio comunale con la partenza del corteo prevista per le 17,30. Il corteo sfilerà per viale Vittorio Veneto accompagnato da musiche, striscioni, cartelloni e tanto colore, per giungere alla meta finale, il Varco sul Mare. Lì si terranno interventi politici ed artistici fino alle 20 con a seguire il party ufficiale alla Croce del Sud.

Marche Pride, Vince Civitanova non ci sarà: «Inaccettabile voler legittimare pratiche illegali come l’utero in affitto»

Marche Pride a Civitanova, Costamagna: «Il sindaco dia il patrocinio»

Il Marche Pride a Civitanova, è la prima volta per il Maceratese «Saremmo felici di un saluto del sindaco»

Il Marche Pride a Civitanova, è la prima volta per il Maceratese «Saremmo felici di un saluto del sindaco»

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X