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Nuovi membri, commissione elettorale
e una delibera, sono i primi atti
del nuovo consiglio comunale

ANCONA - Provvedimenti e decisioni al primo giorno di assemblea costituita da un'età media molto giovane, con ben 3 under 20

Da sinistra Giacomo Petrelli, Francesco Andreani e Giulia Fedele, tre under 20

di Antonio Bomba

Il primo giorno di consiglio Comunale non è vissuto soltanto dell’elezione di Presidente, vicepresidente e giuramento del sindaco. Altre cose sono successe e tutte interessanti o quantomeno degne di nota.

Ad esempio il primo atto ufficiale registrato dal nuovo consiglio comunale è la ratifica dei consiglieri comunali che andranno a sostituire gli assessori, decaduti per incompatibilità della carica. A promuoverla, in qualità di consiglierà anziana più votata, Susanna Dini del Partito Democratico.

Entrano così in assemblea Carla Mazzanti, Francesca Bonfigli e Fabiola Fava per Fratelli d’Italia, dato che Fabrizio del Gobbo, primo ad averne diritto, ha rifiutato il seggio per incompatibilità con un altro incarico che sta svolgendo in Regione. Giulia Fedele per Ancona Protagonista, Marina Taus per la Lega e Francesco Andreani per Ripartiamo Dai Giovani.

Susanna Dini impegnata nello scrutinio dei voti

Sempre l’assise hai poi eletto, tramite scrutinio segreto Maria Grazia De Angelis (Fdi), Massimo Mandarano (Af) e Giulia Fedele (Ap) quali membri della nuova commissione elettorale in cui Giacomo Petrelli (Pd), Francesca Bonfigli (Fdi) e Teodoro Buontempo (Ap) saranno i supplenti.

E come al primo giorno di scuola ogni classe elegge il capoclasse, in consiglio comunale ogni gruppo consiliare ha provveduto a nominare un capogruppo. Dopo questo giro di ripetizioni essi pertanto sono Jacopo Toccaceli (Fratelli d’Italia), Arnaldo Ippoliti (Ancona Protagonista), Vincenzo Rossi (Forza Italia), Francesco Andreani (Ripartiamo Dai Giovani), Massimo Parri (Rinasci Ancona) e Annalisa Pini (Civitas Civici). Per l’opposizione invece Susanna Dini (Partito Democratico), Ida Simonella (Ancona Futura), Carlo Maria Pesaresi (Ancona Diamoci del Noi), Tommaso Fagioli (Azione-Italia Viva-Calenda e non ‘I Riformisti’ come tutti pensavano) e Francesco Rubini (Altra Idea di Città).

Stefano Foresi

Infine la prima delibera che potremmo definire retrodatata. Chiamiamola così perché da riferire alla precedente sindacatura e per semplicità. Anche se così ufficialmente non è. Il tema era la rimozione urgente di un platano e altro verde ritenuto non più idoneo nel parcheggio di via Fanti, costata 4.850 euro.

Stefano Foresi (Pd), che nel ruolo di assessore alle manutenzioni si assunse quella responsabilità e oggi è nei banchi dell’opposizione, ha preso parola spiegando che «Un albero aveva abbattuto una macchina. Siamo stati li 3 giorni, io il dirigente e la squadra dell’ufficio tecnico. Un video è poi diventato virale sui social, erano le 20 del 19 maggio. Ci siamo occupati del problema e rivendico e difendo quella decisione. E respingo al mittente quegli attacchi provenienti anche da chi adesso siede nei banchi della maggioranza o è adesso assessore».

Molti consiglieri, per l’appunto della nuova maggioranza, più Francesco Rubini hanno poi chiesto una mappatura completa del verde cittadino ricordando alla giunta le promesse elettorali fatte. Massimo Mandarano invece, nel sottolineare il buon lavoro fatto da Foresi nei suoi 10 anni da assessore, ha chiesto al nuovo governo della città di inserire qualche risorsa, qualche soldino in più destinato al verde cittadino».

Infine qualche curiosità proveniente dall’ufficio stampa del comune. Siede sui banchi del consiglio dorico una compagine di consiglieri che ha un’età media inferiore ai 50 anni, 48 e mezzo per l’esattezza, con la consigliera più giovane che tra qualche giorno dovrà sostenere l’esame di maturità: la diciottenne Giulia Fedele e due consiglieri classe 2003, uno di maggioranza e uno di opposizione, Francesco Andreani e Giacomo Petrelli. Poco meno di un quinto dell’assemblea, 6 consiglieri, è under 35, mentre due sono gli over 70. In maggior parte i consiglieri sono medici (7) e sono relativamente numerosi anche gli avvocati (5), e gli studenti (4). Sui banchi della maggioranza siede un numero uguale di donne e uomini (10 più 10), mentre le donne all’opposizione sono un terzo del totale (4 su 12).

 

 

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