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Spese facili, chieste 31 condanne
Anche per il sindaco Silvetti
e il presidente Dino Latini

INDAGINE - Il pm ha chiesto 3 anni per il primo cittadino di Ancona e altrettanti per il presidente del Consiglio regionale. Prescrizione per Guido Castelli

 

Richieste di condanna per 31 dei 38 imputati che, a vario titolo, sono sotto accusa al tribunale di Ancona per peculato. La vicenda riguarda le spese di singoli consiglieri regionali, gruppi consiliari e addetti delle Marche. Oggi il pm Ruggiero Dicuonzo ha presentato il conto per gli imputati, consiglieri regionali e addetti ai gruppi consiliari in carica tra il 2008 e il 2012. Per l’accusa avrebbero usato soldi pubblici, tra l’altro, per fare acquisti, per pranzi, per donazioni.

Il pm ha chiesto la condanna a tre anni per il nuovo sindaco di Ancona, Daniele Silvetti (le spese contestata si aggirano sui 3mila euro, i fatti che gli vengono contestati sarebbero avvenuti tra il 2010 e il 2012, quando era consigliere regionale e capogruppo di Futuro e Libertà). Chiesti tre anni anche per il presidente del consiglio regionale Dino Latini, due anni e 10 mesi per il deputato della Lega Mirco Carloni e per il sindaco di Loreto Moreno Pieroni. Chiesta l’assoluzione per gli ex consiglieri regionali Fabio Badiali, Enzo Giancarli, Gino Traversini e gli ex addetti Giuseppe Canducci, Massimo Di Furia, Giuseppe Pieroni perché il fatto non sussiste. Per sette persone è stata chiesta l’assoluzione per intervenuta prescrizione. Fatti prescritti, infine, per il commissario alla ricostruzione Guido Castelli.

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