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Video omofobo, altro scivolone del Pd
Bufera sul candidato alla segreteria:
“Un complotto del mio partito”

IL CASO - Dopo l'espulsione del consigliere anconetano Urbisaglia per le frasi su Carlo Giuliani, ora nell'occhio del ciclone è finito Fabio Ragni. Aveva appena lanciato il progetto per guidare i dem a livello provinciale. Galeotto il filmato "Acqua di Frogio" nel quale ironizza pesantemente sui gay: "Mi dispiace, non ho giustificazioni. Era una goliardata girata quattro anni fa, e recentemente l'avevo cancellata da Youtube. E' saltato fuori il giorno dopo la mia candidatura, è stato un bombardamento dall'interno"

Fabio Ragni

 

di Federica Nardi

Quindici minuti per girarlo, un click per pubblicarlo su Youtube e adesso non bastano le scuse per fermare la polemica in odore di sabotaggio per “Acqua di frogio”, il video realizzato 4 anni fa dal candidato alla segreteria democrat di Ancona Fabio Ragni. Cancellato da tempo dalla rete, è rispuntato sul portale Gaypost il giorno dopo la candidatura del 25enne. “Il video era stato cancellato da Youtube mesi fa ed è saltato fuori il giorno dopo il lancio del nostro progetto. È stato un bombardamento dall’interno”, dice Ragni, alludendo al fatto che sia stato qualcuno nello stesso Pd a ritirare fuori dall’oblio il file della discordia. Il cortometraggio amatoriale racconta di come un ragazzo, spruzzandosi il famigerato profumo, riesca a diventare magicamente un attira uomini. Una storia che prende spunto a piene mani dal cassetto degli stereotipi e che ha riacceso le accuse contro i democrat dorici, reduci dell’espulsione del consigliere comunale Diego Urbisaglia causata da un suo commento sulla morte di Carlo Giuliani (leggi l’articolo).

Il post di Fabio Ragni

Ragni, che sta per concludere i suoi studi in Giurisprudenza, all’indomani delle polemiche ha chiesto scusa con un lungo post su Facebook “a tutta la comunità gay, se il video che ho fatto ha offeso. Mi dispiace, non ho giustificazioni. Chi mi conosce sa che mi sono battuto per i diritti degli omosessuali, sa che ero a favore di una legge Cirinnà che prevedesse i matrimoni e non solo le unioni civili”.  “E’ stato girato 4 anni fa e non era fatto certo per essere diffuso – spiega ora Ragni -. L’abbiamo girato con alcuni amici in un pomeriggio che non sapevamo cosa fare. All’epoca andava di moda Gay ingenui di Jackal e volevamo fare una cosa simile. Mi ero anche dimenticato dell’esistenza del video, poi sono tornato sul canale per altri motivi e l’ho cancellato perché ho pensato che non fosse il massimo e che qualcuno si sarebbe potuto offendere. Era solo una stupida goliardata”. La segreteria regionale del Pd “è stata l’unica a non darmi solidarietà, che invece ho ricevuto da buona parte del mondo gay non solo tramite commenti ma anche con messaggi privati. Sto rispondendo a tutte le persone che mi scrivono”. E con la candidatura in forse dopo il mare di polemiche che si sono scatenate intorno al suo nome, Ragni precisa che negli ambienti Pd “il mio nome non sta simpatico, dico le cose come stanno e sono una persona sincera. Quando il tuo stesso partito si autolesiona per far male a una singola persona, tra l’altro 25enne, e ti rovina la reputazione, non sa che vuol dire avere rispetto per la dignità degli esseri umani. Poi non ci stupiamo se i giovani si disinteressano di politica”.

LE REAZIONI – Sulla questione è intervenuto anche il comitato pesarese dell’Arcigay. «Le scuse di Ragni sono arrivate via Facebook – si legge in una nota stampa diffusa dall’associazione -, ma non cancellano la convinzione diffusa che offendere l’orientamento sessuale di una minoranza sia una “goliardata”, uno “scherzo tra ragazzi”, un “errore di gioventù”. Chiediamo una presa di posizione netta di biasimo da parte della direzione provinciale del Partito Democratico di Ancona. Sarebbe bello che in mezzo agli innumerevoli impegni legati al rinnovo della segreteria, i dirigenti trovassero il tempo di un incontro con la nostra associazione. Il profumo per rinfrescare l’aria lo porteremmo noi».

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