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Si tuffa in mare
dallo scoglio alto 13 metri:
16enne finisce al pronto soccorso

SIROLO - Il giovanissimo, a seguito dell'impatto violento con l'acqua, ha avuto difficoltà nel respirare. Raggiunto dal gommone del Salvamento Portonovo, è stato trattato sul posto dal personale sanitario della Croce Gialla di Camerano che lo ha poi accompagnato con un codice di media gravità a Torrette. Inizialmente era stato richiesto anche l'intervento dell'eliambulanza

Un’ambulanza della Croce Gialla di Camerano al porticciolo di Numana (Archivio)

Sono stati momenti di apprensione quelli vissuti nel pomeriggio, intorno alle 17.30, alla scogliera dei Lavi di Sirolo quando un giovane si è tuffato in mare da un’altezza di 13 metri.
Il ragazzo, un 16enne dell’hinterland Anconetano, non ha però considerato il fatto che da quell’altezza, pari a quasi cinque piani di un palazzo, l’impatto con l’acqua è comunque violento. Sprofondato, quando è riemerso aveva difficoltà nel respiro.

Immediatamente, chiamato il 112, si è mossa la macchina dei soccorsi. Dalla baia è partito il gommone Salvamento Portonovo che in poco tempo ha raggiunto Sirolo. Inviata sul posto anche un’ambulanza della Croce Gialla di Camerano mentre, da Fabriano, era stato fatto alzare in volo Icaro. La difficoltà stava infatti nel raggiungere con esattezza il punto in cui era finito il minorenne.
L’intervento dell’eliambulanza è stato poi annullato una volta che il ragazzino è stato raggiunto dal gommone sul quale è stato poi issato per essere quindi accompagnato fino al porticciolo di Numana dove era presente la Croce Gialla di Camerano. Il personale sanitario ha trattato il 16enne sul posto per poi accompagnarlo al pronto soccorso di Torrette con un codice di media gravità.
Le sue condizioni, fortunatamente, non destano preoccupazioni. Tanto però lo spavento riportato sia dal ragazzo che da quanti avevano assistito a quel tuffo decisamente pericoloso e che purtroppo non è la prima volta che accade. In passato il 118 è stato costretto a intervenire sempre per soccorrere altri giovani che si erano tuffati da quei punti della falesia.

(al. big.)

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