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L’Ordine degli Architetti
scrive all’assessore Eliantonio
per una città bella ed europea

ANCONA - La presidente Caravaggi Vivian: «Disponibili a partecipare ai tavoli di confronto proposti in campagna elettorale»

Viviana Caravaggi Vivian

«Siamo pronti a fare la nostra parte mettendo competenze ed esperienze a disposizione dello sviluppo urbanistico della città di Ancona».
Ecco l’inizio della missiva firmata da Viviana Caravaggi Vivian, presidente dell’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Ancona inviata all’assessore comunale all’Urbanistica, Angelo Eliantonio.
«L’attenzione che Eliantonio ha già informalmente manifestato – prosegue – ci fa ritenere che vi siano concretamente le condizioni per aprire una stagione di confronto con l’amministrazione comunale, che dia centralità alle competenze degli architetti e che sia finalizzata a mettere in campo interventi che prevedano riqualificazione del costruito, la valorizzazione degli spazi urbani, la conservazione della peculiarità del tessuto storico».

L’assessore Angelo Eliantonio

Già nel corso della campagna elettorale l’Ordine degli Architetti di Ancona aveva sintetizzato un documento condiviso con i candidati a sindaco di Ancona, con l’intento di aprire due tavoli nel quale coinvolgere sia le professioni tecniche che le forze politiche di maggioranza ed opposizione.
«Quando l’assessore nei prossimi giorni ci convocherà – rimarca -, saremo pronti a proporre sia un tavolo tecnico per affrontare le questioni più stringenti come la fruibilità e la vivibilità della città, ma anche un’assise più ampia nella quale concertare progetti di più ampio respiro per far sì che Ancona sia una città sempre più mediterranea ed europea. Il nostro intento – conclude, per conto degli oltre 700 architetti iscritti all’Ordine di Ancona – è puntare a progetti di architettura di qualità proponendo una visione del domani declinata attraverso i temi di oggi, fondamentali per ogni agenda urbana, a partire dalle opportunità offerte dai bandi del Pnrr e dai giovani».

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