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Fondi Pnrr e programma Pinqua:
finanziati tre progetti per Osimo,
uno articolato in quattro cantieri

OPERE - Rientrano nel Piano nazionale della qualità dell’abitare la riqualificazione dell'ex Foro Boario, delle abitazioni di edilizia popolare di via Strigola, la nuova scuola media 'Krueger', e il restyling architettonico dei Tre Archi. A questi interventi si aggiungono l'ampliamento dell'asilo nido Colfiorito e il restauro della chiesa di San Filippo. Tutti dovranno essere completati e collaudati entro il 31 marzo 2026

Dall’alto in senso orario: l’ex foro boario, le abitazioni dell’ex comparto 28, la vecchia ala della scuola ‘Bruno da Osimo’ e Porta Vaccaro conosciuta cone ‘Tre Archi’

 

Fondi Pnrr e programma Pinqua per Osimo, sono tre interventi in programma, uno dei quali si snoda su quattro diversi cantieri.

Porta Vaccaro (I Tre Archi)

Il Piano nazionale della qualità dell’abitare in particolare verterà su quattro progetti da completare e collaudare entro il 31 marzo 2026 che hanno come obiettivi una importante rigenerazione urbana, coerente con il vigente Piano particolareggiato del centro storico, che prefiguri la riqualificazione dell’area del quartiere San Marco, migliorandone sicurezza e accessibilità. «Il documento di indirizzo programmatico di ognuno dei quattro interventi sono stati appena approvati in giunta e nell’ultimo Consiglio comunale con la variazione di bilancio sono stati aggiunti 890.000 euro per adeguare il fondo Pinqua al nuovo prezziario regionale. Gli uffici tecnici comunali han già fatto l’ordine acquisto ai progettisti selezionati da Invitalia. Entro fine 2023 sono attesi i progetti e a quel punto partirà l’ordine di acquisto alle imprese selezionate da Invitalia che avvieranno i cantieri» ricorda in una nota il sindaco Simone Pugnaloni.

Il sindaco Simone Pugnaloni

Nello specifico nei quattro interventi finanziati per quasi 4,5 milioni di euro dal Pinqua figura intanto la riqualificazione dei giardini dell’ex Foro Boario per importo complessivo 1.000.227 euro per il miglioramento di decoro, sicurezza e fruibilità dei locali, con particolare riferimento alle sistemazioni della struttura in muratura e della copertura al fine di ricondurla allo splendore originale, la chiusura degli spazi aperti delle volte con grandi vetrate al fine di ricavarne uno spazio fruibile per le attività ludico-culturali che aiutino a contrastare lo spopolamento, la ridefinizione degli spazi, del verde e dell’arredo urbano, le sistemazioni esterne attraverso la manutenzione dei prospetti, il rifacimento dell’impiantistica elettrica, termica ed idrosanitaria con adeguamento alle norme, l’abbattimento delle barriere architettoniche con la realizzazione di un ascensore. «Complessivamente l’iter progettuale, dalla fase di stipula del contratto fino alla validazione, avrà una durata massima di 145 giorni consecutivi, salvo ritardi per cause non prevedibili» fa sapere il sindaco.

La vecchia ala della scuola ‘Bruno da Osimo’

Quanto alla riqualificazione spazi comuni del complesso “Comparto 28”, è previsto un intervento totale da 400.000 euro su un immobile comunale tra via Strigola e via Andrea da Recanati, nella parte sud est del centro storico, già destinato ad alloggi Erap da decenni ma in stato di degrado.«Si tratta di un fabbricato indipendente cielo terra, composto da più corpi di fabbrica che circondano una piazzetta interna. L’intento – spiega Pugnaloni – è la rigenerazione dell’immobile da confermare come alloggi di edilizia popolare (23 unità abitative) e degli spazi pubblici da 776 mq, che avranno nuovo decoro urbano e illuminazione. Complessivamente l’iter progettuale, dalla fase di stipula del contratto alla validazione, avrà una durata massima di 125 giorni».

L’ex foro boario ai giardini di piazza Giovanni XXIII

C’ è poi la ristrutturazione edilizia dell’immobile di via Santa Lucia inutilizzato dalla scuola elementare Bruno da Osimo. L’intervento da 2.550.000 euro punta a destinare parte dello stabile a 9 alloggi di edilizia residenziale pubblica ed in parte, 667 mq, alla realizzazione di una scuola media, dove trasferire la media ‘Krueger’ ora a piazzale Bellini.«Nello specifico, – aggiunge il primo cittadino di Osimo – ai piani superiori si troveranno delle piccole abitazioni o nuove forme di alloggio come social housing, co-housing e abitare collettivo, mentre ai piani inferiori si ospiterà una scuola secondaria di primo grado con aule sia didattiche che polifunzionali e laboratori, oltre ad una nuova palestra che assieme al portico ed allo spazio esterno diventerà servizio urbano, aperto ai cittadini».

Le abitazioni di edilizia popolare ‘ex comparto 28’ di via Strigola

L’ultimo intervento, ma non per importanza, attiene alla sistemazione architettonica di Porta Vaccaro, meglio nota come i Tre Archi, con 280.000 euro di fondi da destinare all’abbellimento delle tre volte di accesso a San Marco, con rigenerazione della muratura esterna. «A questi fondi si aggiungono 200.000 euro di sistemazione strutturale destinati dal Comune in emergenza con l’ultima variazione di bilancio dopo il nubifragio di inizio giugno. – rammenta Simone Pugnaloni – In questo caso il progetto esecutivo passerà in giunta la prossima settimana, entro Ferragosto intervento da concludere con messa in sicurezza della volta centrale, eliminazione dei ponteggi e riapertura al traffico di Porta Vaccaro».

Il progetto di ampliamento per l’asilo nido ‘Colfiorito’ di Osimo

Con i fondi Pnrr sarà finanziato anche l’ampliamento dell’asilo Colfiorito in via Tonnini zona Sacra Famiglia, con 170.000 euro per mensa e nuove aule. Affidati i lavori alla ditta Unipol, il cantiere dovrebbe partire entro fine estate. Mentre riqualificare l’ex chiesa San Filippo, per un importo dell’intervento è 1.500.000 euro, sarà finanziato il rinnovamento del tetto, il restyling interno e l’adeguamento sismico.«Obiettivo è riaprire l’immobile come sala espositiva. – conclude il sindaco – Il Comune ha approvato il Documento di indirizzo programmatico e indicato un proprio dipendente per sorvegliare le progettazioni e le opere, che saranno di competenza del Ministero dell’interno. La convenzione a tre (Comune, Ministero e Soprintendenza) ha reso più snella l’operazione, con i fondi che non dovranno transitare per il bilancio comunale. I cantieri dovrebbero partire entro fine 2023».

La chiesa di San Filippo Neri che si affaccia sui giardini storici di Piazza Nuova

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