Il ruolo della farmacia nella riorganizzazione territoriale del sistema sanitario è al centro della sperimentazione della “farmacia dei servizi” che dalla prima decade di giugno è attiva nelle Marche, prima regione in Italia ad avere avviato questo percorso nella sua completezza. Federfarma Marche ed Assofarm hanno accolto con pieno intento di collaborazione la volontà della Regione che, con il presidente Acquaroli e l’assessore Saltamartini , ha favorito l’avvio di questo nuovo basilare servizio ai cittadini. Sono 293 le farmacie – con uniformità su tutto il territorio regionale – che stanno sperimentando i nuovi servizi, nella consapevolezza che fino al 31 dicembre 2023 vanno poste le basi per un nuovo modello di farmacia di comunità, primo presidio sanitario di prossimità.
Andrea Avitabile, presidente di Federfarma Ancona, ricorda che «sono circa 100 le farmacie della provincia di Ancona che hanno aderito alla sperimentazione, un nuovo impegno per i farmacisti fatto di professionalità ed attenzione al cittadino». «E’ certo che la farmacia così intesa è basilare – sottolinea in una nota – per le aree interne di una regione come la nostra , in cui sono molte località dell’entroterra distanti dai poli ospedalieri, territori in cui la farmacia di comunità può intervenire , con capillarità, nella prevenzione attiva in ambito sanitario». La sperimentazione è stata preceduta da un momento formativo, predisposto dagli Ordini professionali in collaborazione con la Fondazione Cannavò; da qualche giorno il cittadino ha iniziato a conoscere nuovi servizi proiettati al futuro di una farmacia che vuole essere sempre meglio punto di relazione e servizio.
«Così – aggiunge Marco Meconi referente per Federfarma Marche nell’iniziativa – nel percorso che porta i marchigiani a vivere la sperimentazione , l’attenzione sarà rivolta prevalentemente al cittadino “fragile” ed anziano oppure al paziente cronico, intercettando patologie prima che diventino invalidanti». «Il nostro obiettivo comune – sottolinea – è riportare il paziente, con i suoi problemi di salute, cronici o acuti che siano, al centro dell’ attenzione anche del farmacista di fiducia, cui è affidata la verifica che il paziente si attenga correttamente – nei tempi e nei modi – alle terapie prescritte dal medico di base». Comunque significativo, nella tutela della salute, è l’informazione: un cittadino informato è soggetto a minore rischi, è per questo che nella sperimentazione anche le campagne di informazione e di screening avranno un ruolo rilevante.
Esami e visite in farmacia, parte la sperimentazione nelle Marche «Un’ottimizzazione dei servizi»
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