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Il Comune punta sulla ‘Bussola digitale’
per agevolare i cittadini
e favorire l’integrazione

ANCONA - Dei facilitatori aiuteranno quei cittadini poco avvezzi alla tecnologia a sbrigare ogni tipo di pratica

 

Da sinistra Daniele Berardinelli, Andrea Maria Antonini e Antonella Andreoli

di Antonio Bomba

Bussola Digitale. Questo è il nome del progetto partorito dall’amministrazione comunale che entrerà in funzione lunedì 24 e che è stato presentato oggi dall’assessora all’Informatica Antonella Andreoli che lo ha proposto, dall’assessore alla Partecipazione Democratica Daniele Berardinelli, da quello della Transizione Digitale e dall’assessore regionale alla Digitalizzazione Andrea Maria Antonini.

Scopo della bussola digitale sarà quello di supportare l’alfabetizzazione digitale dei cittadini.

Andreoli spiega che «l’obiettivo del servizio che si svilupperà da questo progetto è quello di contribuire a porre tutti nelle giuste condizioni per utilizzare strumenti, piattaforme e servizi online, a livello locale, regionale, nazionale ed europeo, come, ad esempio, l’identità digitale Spid, i pagamenti on line, gli sportelli digitali per cittadini e imprese, i servizi di prenotazione, le pratiche legate all’istruzione come iscrizioni, agevolazioni, registro elettronico, mense e trasporti scolastici, Tpl, parcheggi, taxi, zone Ztl, i servizi anagrafici, i certificati online, l’uso dei fascicoli sanitari e molti altri servizi, pubblici e privati».

L’assessora prosegue e si dichiara «veramente soddisfatta della partenza di questo servizio, che è, tra l’altro, un segnale di vera integrazione, tra tutti i cittadini, perché può mettere tutti nella condizione di usufruire degli stessi servizi, superando difficoltà anagrafiche, ma anche culturali, linguistiche e di inserimento nel contesto cittadino. Ringraziamo quindi la Regione Marche e l’assessore Antonini per questo lavoro di squadra che ci ha consentito di far arte della rete regionale dei centri di facilitazione digitale».

E proprio l’assessore regionale alla digitalizzazione Andrea Maria Antonini porta alcuni dati: «Sono operativi e aperti al pubblico 56 dei 74 centri di facilitazione marchigiani previsti dal progetto Bussola Digitale: Orientiamo le Marche verso nuove competenze digitali. Già da questo mese – prosegue l’assessore – i cittadini possono recarsi nei punti individuati sul territorio per ricevere assistenza e richiedere di partecipare gratuitamente alle iniziative formative finalizzate al raggiungimento di adeguate conoscenze e abilità nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e a renderli in grado di fruire di tutti i servizi interattivi ed informatici disponibili online. Le sedi per l’erogazione dei servizi sono messe a disposizione da Regione Marche, Comuni e altre pubbliche amministrazioni locali, università e, a regime, dalle associazioni dei consumatori».

Più nello specifico per la realizzazione del progetto Bussola digitale, nato a seguito degli input arrivati dal governo centrale, anticipati dal Piano integrato di attività e organizzazione meglio noto come Piao, il quale suggerisce agli enti locali di facilitare l’accesso ai nuovi servizi digitali, il Comune ha intercettato il bando Pnrr della Regione Marche relativo ai Centri di facilitazione digitale e ha proposto tre sedi che saranno dislocate nei locali delle ex Circoscrizioni: via Cesare Battisti 11, via Scrima 19 e piazza Salvo D’Acquisto 29, dove i cittadini potranno avvalersi del supporto per il disbrigo di pratiche on line e per l’approccio ai mezzi digitali.

I cittadini che vorranno avvalersi di questo servizio potranno prenotarsi al numero 0712222431 oppure prenotare su https://bussoladigitale.regione.marche.it.

Il facilitatore digitale tornerà utile al cittadino nelle attività legate ad accesso e utilizzo dei servizi pubblici disponibili online: Spid, Cie, Inad e domicilio digitale, e-government, servizi sanitari, servizi scolastici e formativi, servizi fiscali e tributari; Darà sostegno nelle attività digitali: ricerca di opportunità lavorative, e-commerce, home banking, gestione e rispetto dei vincoli di privacy; avvicinerà l’utente all’utilizzo degli strumenti digitali: Pc, smartphone, navigazione internet, elaborazione di testi e presentazioni, videoconferenze, gestione della posta elettronica; sensibilizzerà rispetto ai temi della sicurezza informatica: rischi della rete e tutela dei dati personali; promuoverà eventi e iniziative culturali digitali sul territorio; organizzerà iniziative di formazione e aggiornamento sui temi del digitale.

L’intero progetto tra l’altro si inserisce all’interno della più ampia progettualità legata ai fondi Pnrr del Comune di Ancona, che si sta concretizzando con una serie di provvedimenti concreti. All’inizio di luglio, ad esempio, sono stati affidati i servizi per l’attivazione dello sportello polifunzionale e del pacchetto ‘Cittadino informato’, anche in questo caso grazie a un finanziamento Pnrr ottenuto dal Comune.

L’assessore alla trasformazione digitale Stefano Tombolini assicura che «anche questo provvedimento ci consente da un lato di dotarci degli strumenti necessari per rispondere velocemente e in modo efficace ai bisogni e alle richieste dei cittadini e, dall’altro, di mettere gli stessi cittadini in condizione di usare in modo appropriato e semplice questi strumenti, superando le differenze di età, culturali e di qualsiasi altro genere, che hanno impedito finora, e in molti casi continuano a impedire, un uso omogeneo, e quindi democratico, degli strumenti e delle conoscenze digitali. Ringrazio quindi i dirigenti e i tecnici dei servizi comunali che stanno lavorando su questi progetti così importanti per i cittadini».

L’assessore alla partecipazione democratica Daniele Berardinelli aggiunge invece che «Seguendo questa linea intendiamo rafforzare questa linea operativa del Comune di Ancona, che pone il cittadino al centro delle politiche sul digitale, immaginando una città in cui prima di tutto siano diffuse la conoscenza e la capacità di utilizzare strumenti che senza dubbio tagliano le code agli sportelli, rendono maggiormente trasparenti processi e procedure, consentono di conoscere e quindi di scegliere i servizi e i percorsi più utili per ciascun cittadino e per ciascuna famiglia e, quindi, semplificano la vita delle persone, avvicinando il Comune ai cittadini. Abbiamo appena riaperto le sedi delle ex Circoscrizioni di Torrette e Collemarino e, pur non facendo parte di questo progetto, porteremo anche in questi luoghi i servizi che per ora saranno attivati in via Cesare Battisti, in via Scrima e in piazza Salvo D’Acquisto».

In particolare, con il servizio affidato a inizio luglio per un valore di 112 mila euro a una società leader nel settore e partner ufficiale dell’Agenzia per l’Italia digitale (Agid), si attivano due ‘pacchetti’ per la cittadinanza digitale: ‘cittadino informato’ e ‘cittadino attivo’ previsti nell’avviso Pnrr a cui ha aderito il Comune e che consentiranno, a brevissimo, di richiedere in modo digitale l’accesso agli atti, una pubblicazione di matrimonio, l’iscrizione all’asilo nido, l’iscrizione al trasporto scolastico e alla mensa scolastica, pagare contravvenzioni, attingere dal sito per ricevere informazioni. Uno sportello telematico affiancherà inoltre il sito istituzionale per presentare digitalmente, in modo guidato e con piena valenza giuridica, tutte le istanze di competenza comunale, con il raggiungimento di importanti risultati in termini di semplificazione dei rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione, riduzione dei tempi dei procedimenti e snellimento del funzionamento degli uffici. Per fruire di tutti questi servizi i cittadini di Ancona, come quelli di molte altre città italiane, avranno una personale ‘scrivania’ digitale’ tramite la quale gestire il rapporto con la Pubblica amministrazione.

Il Comune di Ancona ricorda infine che sta approntando la propria organizzazione interna per espletare la propria funzione di Rao, Registration Authority Officer, autorità per la verifica dell’identità personale dei cittadini che vogliono dotarsi dello Spid. Una volta a regime, questo ulteriore servizio consentirà ai cittadini di recarsi presso lo sportello pubblico delle pubbliche amministrazioni aderenti per farsi riconoscere e quindi richiedere e ottenere l’identità Spid presso uno dei gestori aderenti al sistema.

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