di Antonio Bomba
Poco dopo le ore 21 di ieri sera il sindaco Daniele Silvetti, con il rito del taglio del nastro tricolore, ha riconsegnato la fontana dei Cavalli di piazza Roma alla cittadinanza.
Un’opera iniziata con la vecchia amministrazione, vistasi costretta ad intervenire con un importante restauro a seguito dei danneggiamenti provocati da un ragazzo a ottobre scorso e anche a causa degli ammaloramenti vari figli del tempo.
Recuperare l’opera è costato 125mila euro, di cui 96.311,48 trovati dal fondo ‘Centro storico’, mentre 28.688,52 € sono sfrutto della sponsor Confartigianato per un contributo complessivo di 35mila euro.
Presenti, oltre al primo cittadino, il vicesindaco Giovanni Zinni, gran parte della Giunta attuale, i consiglieri di maggioranza e, in rappresentanza delle opposizioni, Stefano Foresi e Federica Fiordelmondo, entrambi del Partito Democratico, con il primo che fino a qualche mese fa era anche assessore alle Manutenzioni. Non sono mancati nemmeno la dirigente comunale Roberta Alessandrini, la soprintendente Cecilia Carlorosi. In tutto un centinaio i presenti.
Nel suo discorso Silvetti ha risaltato il fatto che «la città si riappropria di una fontana monumentale, ma anche di un pezzo importante della propria memoria storica. C’è il tema del mare e della navigazione, della mitologia greca, tutti argomenti cari agli anconetani. Ci teniamo molto a questa opera – prosegue il Sindaco – iniziata dalla precedente amministrazione. Ne siamo particolarmente contenti e orgogliosi. Adesso, sta alla cittadinanza e allo spirito di tutela che appartiene a ogni cittadino la possibilità che questa fontana vada sempre protetta e osservata con un occhio particolare. Lo dico agli anconetani – conclude – che del nostro patrimonio sono i primi custodi».
L’intervento di recupero della Fontana dei Cavalli di Piazza Roma, il cui progetto è stato messo a punto dall’assessorato ai lavori pubblici, è durato circa sei mesi ed è stato condotto con l’obiettivo di garantire la conservazione della fontana monumentale e di restituire la completa leggibilità a tutte le parti che la compongono. Il restauro ha mirato a ridonare all’apparato scultoreo ‘l’omogeneità generale’ permettendo al contempo di comprenderne la storia che, il tempo e gli eventi, compreso il degrado, hanno depositato su di essa.
Già da luglio del 2019 l’allora assessore alle manutenzioni Stefano Foresi annunciava che gli allora 82mila euro necessari al suo recupero sarebbero stati inseriti nel bilancio del 2020, anno in cui sarebbero dovuti partire i lavori.
E invece il covid ci ha messo lo zampino ritardando tutto, portando ogni idea e buona intenzione al livello di lettera morta fino al 2021.
Poi, a inizio 2022, la promessa che i futuri lavori non solo avrebbero riguardato i materiali della fontana in sé, ma anche le pompe che garantivano il fuoriuscire dell’acqua dalle bocche dei cavalli e dal Pupo che svetta in cima ad essa. Il ripristino però non è mai partito e, a ottobre, negli ultimi minuti di sabato 23 e i primi di domenica 24, un ragazzo anconetano di 23 anni ha rotto con il proprio peso l’ala del cavallo che con il muso guarda verso piazza Cavour, per intenderci. Un danno per il quale il responsabile si è immediatamente autodenunciato ai carabinieri di pattuglia e che sin da subito era apparso quantomai grave ai loro colleghi del nucleo di tutela del patrimonio artistico, corsi la mattina successiva a fare i rilievi del caso, tanto da essere poi quantificato in oltre 40.000 euro.
A fine novembre le transenne a protezione della fontana, posizionate il 24 ottobre mattina, sono state sostituite con delle reti metalliche molto più alte. Una esplicita richiesta della soprintendenza per aumentare la sicurezza ed evitare che a qualcuno venisse in mente di scavalcare le protezioni arrecando ulteriori danni all’opera simbolo di piazza Roma. Altrimenti, per dirla all’anconetana, non si sarebbe finito più. Qualche giorno dopo delle gigantografie raffiguranti le parti caratteristiche dell’opera sono state apposte davanti alle reti protettive per permettere a turisti e visitatori di poter godere comunque della creatura di Scipione Daretti, seppur in maniera indiretta.
Finalmente, il 21 dicembre, la tanto sospirata delibera di giunta con i lavori che avrebbero permesso anche di riavere l’acqua che sgorga dopo anni di secca. Un fatto non da poco se si considera che da alcune bocchette ne usciva sin troppa mentre da altre non era mai sgorgata una goccia dopo il restauro del 1997.
A fine febbraio l’opera è stata coperta per molte settimane con una sorta di torretta, con tanto di tetto sorretto da un ponteggio per proteggerla dalla pioggia.
Dalla primavera invece, un giorno dopo l’altro tettucci, ponteggi e recinzioni sono andati via via a svanire mano a mano che i tecnici responsabili del restauro avanzavano nei lavori.
Poi, ieri sera, la suggestiva inaugurazione.
Inaugurata la fontana dei Cavalli, il sindaco Daniele Silvetti: «Gli anconetani ne siano custodi»
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