Continuano ad essere filmate le ‘scorribande’ di “Alan e famiglia” in giro per la città, di notte.
Ormai, la convivenza degli anconetani con i cinghiali dura da molto tempo e, pian piano, sembra ci si stia per abituare anche a quella con i lupi le cui comparse, seppur sporadiche negli anni, sono state registrate nel tratto tra la zona alta del Passetto e Pietralacroce.
‘Alan’, ormai così ribattezzato dai residenti del capoluogo dorico che dopo la chiusura del parco della Cittadella gli hanno dedicato anche una maglietta, gira sempre nei soliti posti.
Gli ultimi avvistamenti, nuovamente l’altra sera, sono stati fatti nella zona che da Borgo Rodi, passando per via Circonvallazione e poi la Regione, arriva in via Tiziano.
Però Alan, ‘famigliari e amici’ compresi, tutti i torti forse non li ha. Seguendo il suo percorso notturno, osservandolo durante il giorno, ecco che effettivamente questo assomiglia più ad una selva, che a una strada di città.
La vegetazione, seguendo la mappatura degli avvistamenti, in molti tratti è fitta al punto da ricoprire cartelli e rendere impraticabili alcuni marciapiedi.
Insomma, quello che si è creato negli anni, è una sorta di habitat perfetto. Condizioni ambientali ottimali, all’interno delle quali vivere e metter su famiglia anche perché, di cibo, se ne trova. Diversi infatti i sacchi contenenti avanzi di vettovaglie lasciati al di fuori dei cassonetti, anche per un intero fine settimana.
Alcune recinzioni poi, lungo via Circonvallazione, presentano dei grossi buchi che fanno indubbiamente da ‘porta’, permettendo agli ungulati sia l’ingresso in città che l’uscita da presunte tane.
Probabilmente, una vegetazione meno incolta e rifiuti lasciati all’interno dei cassonetti e non fuori, e nei giorni in cui avviene la raccolta (e non 24 o 48 ore prima), aiuterebbe ad evitare i continui avvistamenti.
(al. big.)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati