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«Per le Comunali 2024 il Pd Osimo
non commetta l’errore di Ancona
e allarghi la coalizione a Pof e M5S»

ELEZIONI - E' l'invito di Michelangelo Tumini, coordinatore Zona Sud di Ancona dell’Alleanza Verdi-Sinistra e Reti Civiche, che suggerisce di «ampliare a Sinistra l'alleanza. Il capolista dovrà essere indicato da tutti i partiti, movimenti, liste e personalità, avendo ben chiaro l'obiettivo di voler continuare il Buon Governo espresso nelle due legislature per vincere contro chiunque sarà il candidato delle Liste civiche e dei suoi alleati»

Osimo, il sindaco Simone Pugnaloni con Michelangelo Tumini (archivio)

 

C’è un solo candidato a sindaco di Osimo già ufficializzato, in questo momento storico, per le elezioni amministrative della primavera 2024 E’ Sandro Antonelli che ha vinto le Primarie delle Liste civiche, fondate negli anni ’90 del secolo scorso da Dino Latini, attuale presidente del Consiglio regionale delle Marche. Per ora in città molti si tengono ancora lontani dai giochi politici ma nella maggioranza di governo il sindaco Simone Pugnaloni (Pd), in scadenza del suo secondo mandato, non potrà ripresentarsi e andrà scelto un candidato alla fascia tricolore che potrà raccoglierne il testimone. Nel Partito Democratico e nei movimenti in quota centrosinistra è già iniziato il dialogo per tracciare le linee programmatiche ed eventuali percorsi sinergici. In questo contesto ancora molto fluido, Michelangelo Tumini, coordinatore Zona Sud di Ancona dell’Alleanza Verdi-Sinistra e Reti Civiche, propone proprio al Pd e al centronistra, che guidano la città dei senza testa da un decennio, di ampliare i confini della coalizione includendovi anche Progetto Osimo Futura (Pof) e M5S per non ripetere l’errore vissuto pochi mesi fa in occasione delle Comunali di Ancona dalo stesso centrosinistra presentatosi al voto con liste e candidati frammentati.

«Ancona docet? Questa è la mia opinione: ad Osimo e non solo ad Osimo non vi è bisogno di alcuna discontinuità bensì di un allargamento dell’attuale coalizione per fare di più e meglio.– esordisce nella sua nota Tumini – Il quadro politico nazionale, finalmente – grazie all’elezione della Schlein – sta mostrando gli elementi che possono caratterizzare una coalizione alternativa ad una destra fortemente posizionata nella difesa dei corporativismi, della ricchezza e della rendita, leggi (delega fiscale e flat tax), (delle opere faraoniche ed inutili, per non dimenticare l’accentuazione delle differenze territoriali con la proposta “dell’autonomia differenziata”). Di fatto, gli attacchi più eclatanti sono stati contro le politiche sociali- il rigetto prima ed il tentativo dopo di far propria la proposta di legge per garantire almeno un salario minimo per i lavori più gravosi e pagati meno di 5 euro l’ora ed il mancato rafforzamento della sanità ed istruzione pubblica».

Il coordinatore Zona Sud di Ancona dell’Alleanza Verdi-Sinistra e Reti Civiche rileva come «questi ultimi due temi, come i tanti altri che hanno caratterizzato la buona azione amministrativa della coalizione che sta amministrando Osimo, potranno essere migliorati, riqualificati e rilanciati, con l’allargamento al M5S e alla lista Progetto Osimo Futura. Prendendo, però, atto del nefasto esito elettorale di Ancona dipeso sia dal poco accorto uso, da parte della candidata a sindaco l’assessora Ida Simonella, dello slogan “Comincia un’altra storia” che dal caparbio rifiuto ad allargare a Sinistra la sua coalizione, ritengo necessario che il capolista venga indicata/o da tutti i partiti, movimenti, liste e personalità, avendo ben chiaro l’obiettivo di voler continuare il Buon Governo espresso nelle due legislature per vincere contro chiunque sarà il candidato delle Liste civiche e dei suoi alleati».

I consiglieri comunali Achille Ginnetti (Pof) e Caterina Donia (M5S) da tempo stanno lavorando insieme non solo nell’aula consiliare, la Sala Gialla, ma anche in tavoli di studio condivisi su problematiche di comune interesse. Ginnetti ha già corso per la carica di sindaco nella tornata elettorale del 2019 e ha tutte le carte in regola per riproporre la sua candidatura. Il Pd accetterà di condividere questa eventualità nell’ottica del ‘campo largo’ auspicato da Tumini?

 

 

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