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Ancona tripudio per Tamberi:
«Orgoglio di una città,
dedichiamogli una festa»

IL GIORNO DOPO - Nei bar e in tutto il centro non si parla d'altro: Gimbo é visto come un esempio di classe e gentilezza

Gianmarco Tamberi esulta tra la ‘sua’ gente (Foto Fidal)

di Antonio Bomba (Foto di Giusy Marinelli)

Gianmarco Tamberi il giorno dopo. Il centro città ha risposto con gioia alla vittoria del fuoriclasse di Ancona ai mondiali di atletica leggera di Budapest.

Anche se all’apparenza non sembra, sono pochi i luoghi in cui non si parla di quanto accaduto ieri sera. Quei 2,36cm saltati e che sono valsi l’oro, non sono passati inosservati più o meno a nessuno. Nemmeno a chi non è appassionato di atletica se non addirittura di sport.

C’è chi ha vissuto l’evento come lo si fa per una partita dell’Italia ai mondiali o della propria squadra del cuore in Champions League. Chi da semplice interessato a cosa avrebbe fatto quello che a tutti gli effetti è considerato ‘uno di noi’.

I motivi? Sono i più variegati. C’è chi è doppiamente felice perché non solo ha vinto un italiano, ma addirittura un concittadino. Qualcuno ha festeggiato con  gli amici. C’é chi si augura che in suo onore venga svolta una festa, una parata. E chi, addirittura spera che il trionfo di Gimbo sia un esempio per un salto in alto che tutta la città di Ancona si spera compia.

Un carattere particolare quello di Tamberi. Quello tipico dei fuoriclasse dello sport e più in generale degli artisti. A volte non viene magari capito ma, chiunque ha la fortuna di conoscerlo bene, è pronto a decantarne le lodi umane prima ancora di quelle sportive.

Ad ogni modo dove vuoi che si parli di Tamberi e della sua impresa sportiva se non nei bar?

Flavio Zoppi, titolare de ‘La Tazza d’oro’

«È senza dubbio l’argomento del giorno – spiega Flavio Zoppi della Tazza D’Oro di Corso Mazzini – e sono molto contento ce l’abbia fatta. Per quanto l’atletica non sia il mio sport preferito e non ne sia esperto, ho visto la sua gara e mi ha appassionato molto. Non posso che essere felice della sua vittoria e complimentarmi. A mio modo di vedere – prosegue Zoppi – Tamberi rappresenta uno dei vanti, forse pochi, di questa città. Il suo nome da lustro ad Ancona, una città un po’ addormentata. Speriamo – è la sua conclusione – che Tamberi possa essere da esempio per tante altre iniziative e futuri successi della città tutta».

Giorgio Alongi

Giorgio Alongi che alla Tazza D’Oro lavora conferma che «I clienti ne hanno parlato eccome. Considerano quanto fatto da Tamberi un onore per tutta la città e hanno capito anche lo spirito goliardico di quell’ultimo salto a 2,40cm non effettuato. Sarebbe proprio bella una festa in città tutta per lui».

Bagolo in veneto significa ‘festa’ ‘baldoria’ o un po’  volgarmente ‘casino’. E forse non sarà un caso che proprio in questo locale di via Castelfidardo Gianmarco Tamberi abbia deciso di festeggiare l’acquisto della nuova casa dopo le consuete firme dal notaio. A svelarci questo particolare è il titolare stesso di Bagolo, Fabio Guiotto che spiega: «Si presentò qui con diversi amici. Chiese di poter festeggiare la piacevole novità. Lui ordinò uno spritz. È una persona molto cordiale e simpatica. Adesso è un po’ che non si fa vedere».

Fabio Guiotto, titolare di ‘Bagolo’

Ma Guiotto ha assistito alla gara ieri sera? «No per quanto sia anche io un atleta. E infatti ero a cena con i compagni di Triathlon. Ma avevamo chi ci aggiornava costantemente via messaggio e siamo stati tutti molto contenti di questa sua vittoria. La cosa mi rende molto felice. Come potrei non esserlo? Ok che non sono di Ancona, ma risiedo qua da oltre 20 anni. E poi oggi è anche il mio anniversario di matrimonio. I clienti? Sì – conclude – ho sentito che ne parlavano ed erano tutti entusiasti di quanto ottenuto da Tamberi».

Ci spostiamo adesso in uno dei luoghi storici della città, il mercato delle Erbe per capire se anche un certo tipo di clientela non proprio legata al mondo dello sport ha seguito con interesse i salti di Gimbo oppure no.

Massimo Bartolini

A indicarci la via, diciamo così, è per primo Massimo Bartolini, titolare di un’attività ortofrutticola: «Sono un grande appassionato di calcio e ieri ho tifato e festeggiato come stesse giocando la nazionale. Mia moglie – ironizza – mi aveva preso per un matto. E poi è un talento naturale ed è molto molto simpatico. Credo – va avanti Bartolini – che ieri fosse determinato come non mai. Ha fatto un solo errore a 2,25 come il suo amico Barshim. Poi non ha sbagliato più nulla. Devo però dire che tra i miei clienti di Tamberi se ne è parlato un po’ poco forse sono poco appassionati di sport».

Mario Calvio

Gli fa eco Mario Calvio, macellaio: «Sono molto molto contento perché è un orgoglio per casa nostra. Sono stato molto felice anche se non sono originario di Ancona ma qui risiedo ormai da moltissimi anni. La sua impresa – prosegue Calvio – è incredibile Ha vinto 3 medaglie d’oro in 3 anni. Devo dire che non mi aspettavo questa vittoria ma sono davvero molto felice. Pensate – conclude – che alcuni suoi parenti sono miei clienti. Però no, oggi non si son visti».

Concludiamo la nostra analisi al Bar Giuliani dove Tamberi e sua moglie Chiara si recano spesso. «Eccome se non li ho sentiti – esordisce così Laura Campanella – i clienti a chiacchierare di Tamberi. Ed erano tutti contenti e fieri di lui». Come detto al Giuliani Tamberi passa spesso e Campanella lo conferma «Siamo onorati di averlo come cliente. È davvero un bravo ragazzo, molto gentile ed educato, nonché riservato».

Laura Campanella del ‘Giuliani’

E tramite i propri social network le autorità politiche si sono complimentate con Tamberi per la medaglia d’oro mondiale. Su tutti il sindaco di Ancona Daniele Silvetti, il suo vice Giovanni Zinni, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e l’assessora regionale allo Sport Chiara Biondi. Non mancano attestati di stima anche dal resto del mondo dello sport. Uno di questi è l’ex Ct della nazionale italiana di calcio Roberto Mancini, anche lui marchigiano Doc essendo nato a Jesi.

(Foto Fidal)

(Foto Fidal)

(Foto Fidal)

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(Foto Fidal)

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(Foto Fidal)

(Foto Fidal)

TAMBORO Gimbo campione del mondo

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