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C’è un ricorso al Tar,
sospesi cautelarmente i lavori
del Mercato di Piazza d’Armi

ANCONA - Una ditta ritiene illegittima la gara di assegnazione dell'appalto. La pronuncia del Tribunale amministrativo regionale delle Marche é attesa per il 5 settembre

 

di Antonio Bomba (Foto di Giusy Marinelli)

Lavori di riqualificazione al mercato di Piazza d’Armi sospesi a causa di un ricorso. È questa la situazione di cui è vittima l’area in questione, uno dei cuori pulsanti del quartiere del Piano e da tempo oggetto di una completa ricostruzione decisa dalla precedente Giunta Comunale e portata avanti da quella subentrata a maggio scorso.

L’atto in questione è stato presentato al Tar dalla ditta seconda classificata alla gara di appalto.

Il pronunciamento del Tribunale è previsto per il 5 settembre. Nel mentre però, prudenzialmente, si è deciso di sospendere comunque i lavori onde evitare ulteriori problemi. Insomma, sarebbe del tutto inopportuno proseguire con tutti i dubbi che aleggiano sul Mercato ancora da risolvere. In caso di pronunciamento favorevole invece, i lavori dovrebbero riprendere in tempi quantomai ristretti.

Ma cosa sostiene la ditta seconda classificata?

Secondo loro vi sarebbero elementi di illegittimità nell’assegnazione dell’appalto a chi si era aggiudicato i lavori andati a gara per una cifra di 8,5milioni di euro.

In data 2 agosto 2023, però, i secondi piazzati, tramite il proprio avvocato, notificavano al Comune di Ancona e alla società aggiudicataria un ricorso dinanzi al Tar Marche per l’annullamento, con istanza di sospensione dell’esecutività, sia del bando che del disciplinare di gara, nonché della determinazione dirigenziale di aggiudicazione, deducendo una presunta violazione della par condicio, l’errata attribuzione dei punteggi di valutazione delle offerte, unitamente all’erronea formulazione del bando e del disciplinare per una asserita non separazione della fase di offerta tecnica da quella economica.

La ditta, nel mentre alle osservazioni già poste e rese note, si è anche riservata di produrre altra documentazione da aggiungere all’istanza e che a loro modo di vedere convaliderebbe la propria tesi.

In tutto questo gli uffici comunali di competenza, analizzate carte e procedure seguite, ritengono ineccepibile il modus operandi seguito dai colleghi e pertanto, pochi giorni fa, è stato dato mandato all’avvocatura del Comune di Ancona di difendere il corretto operato della gara e di come si è giunti al vincitore finale. Poi, il 23 agosto scorso, l’atto di giunta che formalizza il tutto.

 

 

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