E’ stata effettuata nel pomeriggio l’autopsia sul corpo di Klajdi Bitri, il 23enne albanese ucciso domenica pomeriggio in via Cilea, a Sirolo, dal 28enne algerino Fatah Melloul.
La procura ha affidato l’incarico al medico legale Loredana Buscemi per delineare con estrema chiarezza le cause del decesso e, dunque, confermare o meno che la morte di Klajdi Bitri sia avvenuta a seguito del colpo di fiocina, e quali lesioni gli abbia procurato.
Un’autopsia durata quattro ore, a seguito della quale la lesione riscontrata è stato accertato che ha portato rapidamente a morte il 23enne.
Lesione che interessa la regione cardiaca ed è coerente con la fiocina individuata e posta sotto sequestro dai carabinieri.
Inoltre, dall’esame è stato dato come scontato anche il fatto che i due si trovavano l’uno di fronte all’altro.
Al momento, non vi sono elementi per distinguere se è stato sparato un colpo oppure se la fiocina è stata conficcata.
All’autopsia ha presenziato il Nucleo Investigativo Speciale dei carabinieri di Ancona
La difesa di Fatah Melloul, ha invece nominato come consulente di parte, il medico legale Mauro Pesaresi, che non era presente.
L’assassino si trova rinchiuso nel carcere di Montacuto per omicidio volontario aggravato dai futili motivi. Domani, l’interrogatorio di garanzia davanti al gip.
Nel frattempo anche i famigliari di Klajdi Bitri hanno nominato come proprio avvocato Marina Magistrelli.
(al. big.)
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