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E’ morto don Flavio Ricci: una vita
da educatore e da sacerdote dei poveri

OSIMO - Si è spento oggi pomeriggio al Recanatesi il vice parroco della cattedrale di Osimo, direttore del museo diocesano e per lungo tempo della Caritas di Ancona-Osimo. Aveva contribuito a far crescere lo scoutismo in città e aveva fondato il Centro d'Ascolto a servizio degli ultimi

Don Flavio Ricci, l’anno scorso durante i festeggiamenti del centenario dello scuotismo e il 50° anniversario della sua ordinazione sacerdotale

Se n’è andato all’età di 77 anni, dopo una lunga malattia don Flavio Ricci, sacerdote molto amato dagli osimani. Il vice parroco della concattedrale di San Leopardo era il direttore del Museo diocesano di Osimo e per molto tempo aveva guidato la Caritas di Ancona-Osimo. I funerali saranno celebrati al Duomo di Osimo lunedì prossimo, 7 agosto alle 16 dove nella mattinata, alle 9, sarà portata la salma, per ora composta nell’obitorio della Casa di riposo Recanatini. Alla cerimonia funebre sarà presente l’assistente nazionale di Azione Cattolica. Esattamente un anno fa don Flavio aveva festeggiato i 50 anni di sacerdozio con una festa a sorpresa organizzata dagli scout ed altri amici, coincisa con le celebrazioni dei 100 anni di nascita delle scoutismo, che ad Osimo proprio lui aveva contribuito a far crescere, attraverso l’Agesci e il Masci. La sua azione non si è fermata alla fondazione e cura spirituale degli scout, ma ha anche ristrutturato con il loro aiuto le nuove, ampie e moderne sedi negli scantinati dell’episcopio di Osino. Poi la malattia aveva preso il sopravvento e dopo diverse degenze in ospedale era stato ricoverato da tempo nella residenza per il clero del Recanatesi. In passato e stato membro del consiglio di amministrazione dell’Opera Pia Recanatesi

Ma per gran parte della sua vita don Flavio si era dedicato anche gli ultimi, gli invisibili per la società. Aveva fondato il Centro d’Ascolto Caritas, negli anni ‘80 e per molti anni ne era stato il responsabile. Aveva diretto la Caritas di Ancona-Osimo prestando attenzione ai migranti  attraverso l’istituzione  ad Osimo della casa di Santa Palazia  e l’Associazione di solidarietà ‘Ss. Annunziata’ di Ancona. Ma il suo impegno era stato dedicato anche ai nuovi poveri italiani, agli anziani monoreddito, alle madri e ai padri separati e divorziati che restano spesso senza casa e con un salario ridotto all’osso, o alle famiglie che non riescono a pagare le bollette di acqua, gas e luce elettrica.

Don Flavio che per molti anni aveva insegnato come professore di religione all’Itc Corridoni di Osimo e si era dedicato alla pastorale giovanile seguendo l’Oratorio e l’Azione Cattolica, sapeva inoltre quanto fosse importante la cultura nell’educazione delle nuove generazioni. Insieme a mons. Ermanno Carnevali aveva caldeggiato la nascita del museo diocesano e anche la catalogazione dei volumi e delle pergamene dell’archivio diocesano. Particolarmente sensibile ai temi del turismo aveva poi curato un opuscolo con la guida della cattedrale, del battistero e del museo di Osimo. “Con la sua esistenza ha dato una bella testimonianza di ‘pastore’ innamorato di Dio e della gente che ha guidato verso una autentica vita cristiana – ha commentato mons. Quirino Capitani per molti anni parroco della Ss. Trinità. – Talvolta è sembrato duro e anche contestatore perché non amava la liturgia pomposa e non autentica. Lo rimpiangono e lo ricordano come un fratello, i suoi vecchi alunni”.  “Un grande uomo, un grande sacerdote. À nome mio personale e di tutta la città esprimo le più sentite condoglianze ai familiari, al clero ed alla comunità tutta. – ha aggiunto nel suo messaggio di cordoglio il sindaco Simone Pugnaloni- Un testimone vero del Vangelo che nella sua vita si e’ dedicato soprattutto al fianco dei poveri con il suo silenzio impegno nella Caritas diocesana e punto di riferimento per il mondo scout osimano”.

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