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Mercato in calo ma Electrolux conferma
gli investimenti per Cerreto d’Esi

LAVORO - Ieri a Bologna il vertice tra direzione aziendale e sigle sindacali dei metalmeccanici. Pierpaolo Pullini (Fiom Ancona): «Per lo stabilimento cerretese sono previsti 15 giorni di cassa integrazione ordinaria fino al 31 dicembre, poi si spera in una lieve ripresa»

 

Sono stati confermati tutti gli investimenti 2021-2024 per lo stabilimento di Cerreto d’Esi nel corso dell’incontro, svoltosi ieri a Bologna, fra la direzione aziendale di Electrolux Italia e le sigle sindacali dei metalmeccanici. «Per Cerreto d’Esi però sono previsti 15 giorni di cassa integrazione ordinaria fino al 31 dicembre, poi si spera in una lieve ripresa. – fa osservare Pierpaolo Pullini della Fiom Ancona – Ad oggi nello stabilimento sono state consumate 10,5 settimane di cigo ordinaria nel biennio (più le prossime 3). Il settore è in contrazione complessivamente, quindi, la situazione è molto preoccupante a livello generale. Non si vede una ripresa nei prossimi trimestri».

«La Direzione di Electrolux ha illustrato la situazione europea del mercato generale degli elettrodomestici caratterizzata da pesanti e ripetuti cali, aggravata dalle prospettive economiche caratterizzata da alta inflazione, rialzo dei tassi d’interesse e stagnazione del mercato immobiliare con conseguente sfiducia delle famiglie che disincentiva gli acquisti» approfondiscono nella nota ufficiale le segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm ricordando che la multinazionale svedese ha stanziato a favore degli alluvionati della Emilia-Romagna complessivamente 110 mila euro, 30 mila versati dai lavoratori, 30 mila da Electrolux Italia e 50 mila dalla Fondazione benefica Electrolux, nonché donati oltre 200 elettrodomestici. «Rispetto ai quasi 90 milioni di apparecchiature vendute in Europa (escluse Russia e Turchia) del periodo pre-pandemico e al picco di quasi 100 milioni del 2021, si è difatti passati a 80 milioni del 2023, con previsioni sostanzialmente stagnanti per i prossimi due anni. – aggiungono Fim, Fione Uilm nazionali – Il budget del 2023 è purtroppo in calo rispetto sia al 2022 sia alle prospettive iniziali, con una situazione che si sta ulteriormente deteriorando e una possibile ripresa è prevista solo a fine 2025». L’organico in Italia si è attestato a 4.769 dipendenti, di cui 2.883 operai e 1.786 impiegati, 200 circa lavorano a Cerreto d’Esi.

Proseguono comunque gli investimenti strategici programmati per l’Italia, previsti dagli accordi sindacali e che nel 2023 supereranno i 90 milioni di euro. «Delle uscite preventivate, pari a 101 negli staff e 121 nella produzione, sono uscite rispettivamente 57 e 72 persone. – aggiungono i confederali – A Forlì e a Porcia nel dettaglio sono state utilizzate rispettivamente 41 e 43 settimane di cassa su 52 disponibili nel biennio, ma altre sono già in programma. A fronte di ciò Electrolux ha dichiarato la necessità di aprire il contratto di solidarietà a fronte di un esubero attuale rispetto ai volumi prodotti di 110 persone a Forlì e di 100 persone a Porcia. Come sindacato abbiamo chiesto una verifica entro fine anno dello stato di avanzamento degli accordi di Solaro e di Susegana, abbiamo concordato sulla necessità di procedere a contratti di solidarietà a Porcia e a Forlì da ottobre 2023 a giugno 2024 ed abbiamo chiesto di evitare ulteriori ricorsi alla Cigo ad ore e di ricorrere alla cassa a giornate intere per ottimizzarne l’utilizzo, cosa su cui finalmente Electrolux ci ha dato disponibilità. Infine, chiediamo un tavolo di confronto al Ministero del Made in Italy e la stessa Electrolux ha dato la sua disponibilità ad una discussione in sede istituzionale. Le parti si sono riaggiornate al 12 settembre per la stipula dell’eventuale accordo di solidarietà».

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