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Mastrovincenzo e tutto il Pd:
«Cosa sta facendo la Giunta Acquaroli
per il lavoro nelle Marche?»

L'INTERPELLANZA sul tema è stata presentata dal consigliere Dem e sottoscritta da tutto il gruppo. Sabato 16 a Pesaro conferenza del Partito Democratico dal titolo 'Lavoro e povertà'

Da sinistra Antonio Mastrovincenzo, consigliere regionale, assieme a Chantal Bomprezzi segretaria, sempre regionale, del Pd

di Antonio Bomba

«Cosa sta facendo la Giunta Acquaroli per il lavoro nelle Marche?». La domanda è posta dal consigliere regionale del Partito Democratico Antonio Mastrovincenzo sotto forma di interpellanza, poi sottoscritta dal capogruppo Maurizio Mangialardi e dal resto del gruppo Dem stesso.

Mastrovincenzo si concentra soprattutto sull’occupazione femminile, quella giovanile e le opportunità di lavoro per le categorie più fragili.

Nel comunicato inviato il consigliere porta un’insieme di numeri per sostenere la propria tesi: «I dati dell’Osservatorio Regionale Mercato del Lavoro riferiti al primo trimestre 2023 destano preoccupazione: evidenziano infatti, rispetto allo scorso anno, una diminuzione del tasso di attività del -1,4% e del tasso di occupazione, una contrazione marcata dell’occupazione femminile, calata del -3,3%) e una riduzione del numero delle assunzioni in tutte le province pari al -6%». La situazione, sempre secondo i dati portati dal consigliere regionale è «accentuata per la componente giovanile delle donne, -14,8%. Sono indicatori negativi che non dovrebbero essere sottovalutati: proprio sul tema del lavoro come priorità per le Marche, la giunta regionale era stata impegnata dal consiglio regionale, grazie ad una mozione del Gruppo Pd, approvata all’unanimità dall’Aula, ormai due anni fa».

Mastrovincenzo passa a spiegare che «L’atto di indirizzo prevedeva l’attivazione di interventi di sostegno, riqualificazione e rioccupazione per coloro che purtroppo hanno perso o rischiano di perdere il posto di lavoro, la promozione di misure specifiche per l’inserimento lavorativo di giovani e donne e il sostegno per garantire il diritto al lavoro delle persone con disabilità. A distanza di due anni molti interventi, che il Partito Democratico aveva proposto e su cui il Consiglio regionale aveva impegnato la Giunta, non sono stati attivati o non sembrano essere attuati in modo adeguato: in particolare per quanto riguarda l’occupazione femminile e la parità retributiva di genere, l’inserimento lavorativo dei neolaureati con progetti che coinvolgano le Università, la formazione di nuove competenze – va avanti nel suo elenco il consigliere regionale – che possano essere rispondenti alle reali esigenze del tessuto produttivo, il potenziamento dei Centri per l’Impiego, la collaborazione tra diversi settori per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, l’incentivazione di modelli organizzativi che valorizzino il welfare territoriale. Inoltre, a più di un anno dall’attivazione del programma Gol, previsto dal Pnrr per riqualificare i servizi di politica attiva del lavoro che si rivolge in particolare a lavoratori con ammortizzatori sociali, lavoratori fragili e persone disoccupate, ancora non sono stati attivati i percorsi per promuovere l’occupazione delle persone disabili, dei lavoratori “svantaggiati” e per quelli in cassa integrazione, al contrario di quanto già fatto da altre Regioni».

La sua conclusione è che «Assolutamente deficitaria infine è l’azione della Giunta regionale per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro. Nei primi sette mesi dell’anno nelle Marche ci sono stati purtroppo 14 morti, 10.000 infortuni e un aumento del 18% delle malattie professionali: servono più addetti alla prevenzione, più risorse, più formazione. Il Partito Democratico continuerà a battersi su questi temi facendo proposte e chiedendo risposte concrete che continuano a non arrivare nonostante gli impegni assunti in Consiglio Regionale».

Parte della segreteria del Pd Marche nel giorno delle nomine

E sempre a riguardo del lavoro e in favore di una legge che garantisca un salario minimo orario Il Pd Marche il prossimo 16 settembre a Pesaro, presso la Sala del Consiglio provinciale ‘W. Pierangeli’, in Viale Gramsci 4, con inizio alle ore 15,30 avrà luogo un incontro sul tema dal titolo ‘Lavoro e povertà’

La segretaria del Partito Democratico delle Marche Chantal Bomprezzi sottolinea come «L’iniziativa è finalizzata a promuovere le battaglie del Partito Democratico in favore del salario minimo, per sostenere misure di contrasto al lavoro precario e al diffondersi della povertà tra i lavoratori. Il nostro Partito, oltre alla battaglia in favore di una sanità pubblica ed efficiente, mette al centro del dibattito il diritto ad un lavoro dignitoso per tutti».

Ad approfondire i temi due ospiti: l’onorevole Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro nella segreteria nazionale Dem e Daniela Barbaresi segreteria nazionale Cgil.

A tal proposito Andrea Salvatori, responsabile lavoro e rapporti con le parti sindacali del Pd Marche, tiene a sottolineare come la presenza delle due esperte sia secondo lui «di assoluto livello e competenza. Abbiamo altresì invitato a partecipare i livelli regionali delle forze politiche di opposizione che hanno sottoscritto la proposta sul salario minimo. Con loro, con i componenti del tavolo Lavoro del nostro Partito, guidato dall’ottimo Andrea Orazi che sarà presente tra i relatori, ragioneremo insieme ascoltando lavoratori, imprenditori, e tutti coloro che vorranno esserci».

Modererà lo stesso Salvatori. In apertura previsti in apertura i saluti di Giampiero Bellucci, segretario del Pd di Pesaro, Giuseppe Paolini, presidente della Provincia di Pesaro-Urbino e Matteo Ricci sindaco di Pesaro. Tra gli interventi in programma quelli dei Consiglieri regionali del Partito Democratico MaurizioMangialardi, Micaela Vitri e Andrea Biancani, mentre le conclusioni saranno affidate a Rosetta Fulvi, segretaria provinciale Pd di Pesaro-Urbino e alla Segretaria regionale del partito Chantal Bomprezzi.

L’evento, fanno sapere gli organizzatori, sarà aperto a tutti e con l’occasione sarà possibile firmare a sostegno della proposta sul salario minimo.

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