Si è svolta ieri un’esercitazione internazionale congiunta in mare con la Guardia Costiera Croata, denominata “Sarex 23” finalizzata alla promozione, cooperazione e condivisione di procedure operative tra Organizzazioni Sar marittime confinanti.
L’esercitazione, organizzata dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto con il Centro di Coordinamento per il salvataggio in mare della Repubblica di Croazia (Mrcc Rijeka), si è svolta nel mezzo del mare Adriatico, in un’area di confine tra le zone di competenza Sar italiana e croata, ad oltre 40 miglia nautiche dalla costa marchigiana.
Lo scenario prevedeva la simulazione di una ricerca di una persona che viaggiava su una nave passeggeri partita da Ancona e diretta a Spalato, presumibilmente scomparsa in mare, in acque internazionali, la sera prima dell’arrivo nel porto di Spalato; a quel punto, scattavano le ricerche del disperso, con l’impiego di unità aeronavali croate e dalla motovedetta Cp 310 dorica.
L’attività viene promossa e svolta annualmente nell’ambito del “Memorandum d’intesa fra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Croazia sulla cooperazione nelle operazioni di ricerca e salvataggio nel Mare Adriatico”, finalizzato, tra le altre, alla promozione e cooperazione tra Stati per la salvaguardia della vita umana in mare.
In generale, le esercitazioni di questa tipologia vengono svolte costantemente allo scopo di innalzare gli standard operativi di intervento e di risposta alle emergenze in mare anche in consessi internazionali, in linea con la vocazione, sempre molto proiettata verso l’estero, delle attività istituzionali del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia costiera e, nella fattispecie, della Direzione Marittima di Ancona – VII Centro Secondario di Soccorso Marittimo, quale punto di riferimento diretto anche per le Guardie costiere degli Stati al di là del mare Adriatico.
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