Mercoledì prossimo, 11 ottobre dovrebbero finalmente iniziare i lavori per la nuova rotatoria tra via Sbrozzola e la Statale 16, davanti al parco commerciale Cargo Pier. L’incrocio è stato teatro anche di incidenti stradali, anche mortali. «Quale sarà la nuova viabilità?» si domanda il Comitato Salute e Ambiente che dopo l’annuncio della data d’avvio del cantiere, proprio per l’11 ottobre alle ore 21, ha convocato un incontro presso la sala parrocchiale di Osimo Stazione per discutere della questione. Il cantiere per l nuova rotonda è stato consegnato nello scorso mese di luglio ma le opere non sono mai partite. Ora la situazione sembra che si sia sbloccata.
Se l’iter amministrativo-urbanistico per la realizzazione della rotatoria è stato completato, finisce al Tar Marche invece la questione la revoca da parte della Regione al comune di Osimo dei fondi di Sviluppo e Coesione 2014/2020 di 2.485.000 euro per la realizzazione della bretella di adduzione al nuovo Inrca di Camerano, collegata sempre ai progetti di via Sbrozzola. L’amministrazione comunale di Osimo ha impugnato davanti al Tribunale amministrativo di Ancona con richiesta di sospensiva cautelare l’atto della Regione Marche ritenendolo illegittimo. La procedura per il progetto della bretella lunga un chilometro, come ha spiegato anche nella Sala Gialla il sindaco Simone Pugnaloni, richiedeva rispetto alla rotatoria una più complessa variante al Prg e non si è riusciti ad arrivare l’appalto entro la fine del 2022, termine ultimo stabilito dalla convenzione. Alla Regione però il Comune aveva per tempo proposto una modifica al cronoprogramma. Con nota del 12 luglio scorso – si legge nella delibera della giunta Pugnaloni che assegna l’incarico legale – «la Regione Marche ha comunicato, in ragione del mancato raggiungimento dell’Ogv nel termine del 31 dicembre 2021, prorogato al 31 dicembre 2022 nonché della mancata pubblicazione, nel medesimo termine prorogato del bando di gara ovvero della trasmissione di lettere di invito a presentare l’offerta (cfr. art. 53 L. 41 del 21/04/2023), l’impossibilità di aderire alla proposta di riprogrammazione dell’intervento richiesta dal Comune di Osimo, specificando come l’intervento di cui trattasi “sarà necessariamente oggetto di un futuro atto di revoca da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”»
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