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«Vi ammazzo tutti»:
momenti di tensione per uno sfratto,
arrestato un nigeriano

JESI - L'uomo si è chiuso in casa per poi barricarsi in camera una volta intervenuta la polizia

Una Volante della polizia (Archivio)

Momenti di tensione nella mattinata di ieri, intorno alle 10,30 a Jesi quando un funzionario Unep della Corte di Appello di Ancona, ha dovuto eseguire lo sfratto di un nigeriano che si rifiutava di lasciare l’abitazione.
Chiamato il 112, sul posto sono intervenuti i poliziotti del Commissariato di Jesi, agli ordini del dirigente Paolo Arena, che hanno tentato subito di prendere contatti con il nigeriano che si è però rifiutato di aprire la porta blindata d’ingresso dell’appartamento, al piano primo di un condominio di di via Mura Occidentali .
Lo straniero, nonostante le continue trattative degli agenti, ha continuato a dichiarare che si rifiutava di lasciare l’abitazione.
Dopo aver constatato che i contatori che forniscono luce e gas all’abitazione erano chiusi perché sigillati per morosità dalla Società che fornisce l’energia, i poliziotti hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco.
Verificata quindi l’impossibilità di aprire dall’esterno il portone blindato dell’appartamento e visto che lo straniero si mostrava sempre più nervoso, gridando parole sconnesse e sottolineando la sua volontà di non lasciare l’abitazione, si è deciso di accedere da una finestra sul retro della casa.
Un poliziotto, utilizzando una scala dei pompieri è quindi riuscito ad entrare ma il nigeriano, accortosi, si è chiuso nella camera da letto gridando: «Vi ammazzo tutti».
Solo successivamente si è riusciti ad entrare e a bloccare l’uomo che ha opposto una furiosa resistenza colpendo violentemente gli agenti.
Bloccato definitivamente, è stato arrestato e accompagnato al Commissariato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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