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Vent’anni dalla morte di Carlo Urbani,
un convegno ricorda
il “medico della Sars”

MACERATA - Sabato alle 18, nell’aula sinodale del seminario vescovile, la giornalista di Avvenire Lucia Bellaspiga e Gianrenato Riccioni parleranno del medico marchigiano che fu tra i primissimi a capire la pericolosità del virus

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Carlo Urbani

Sabato alle 18, nell’aula sinodale del seminario vescovile di Macerata, Il Centro nuova cultura Odv e l’associazione Medicina e persona, con il patrocinio del Comune, propongono un incontro pubblico dal titolo “Carlo Urbani, l’uomo, il cristiano, il medico che scoprì la sars”.

Il medico marchigiano Carlo Urbani moriva a Bangkok il 29 marzo 2003, ucciso dalla sars, malattia comparsa in Vietnam e di cui per primo comprese la gravità. Urbani contribuì all’isolamento del virus e mise immediatamente in atto le misure di contenimento, rimanendone tuttavia contagiato egli stesso e, in seguito, dando la sua stessa vita. La sua figura, nel ventennale della morte, risuona particolarmente significativa, soprattutto al termine della pandemia da covid-19.

All’incontro parteciperanno Lucia Bellaspiga, giornalista, inviata speciale del quotidiano Avvenire, autrice del libro “Carlo Urbani, il medico che curava il mondo”, e Gianrenato Riccioni, medico e volontario Avsi (Associazione volontari per lo sviluppo internazionale).

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