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«Troppe le carenze nei consultori
delle Marche, la Regione
faccia qualcosa in merito»

A CHIEDERLO è il consigliere del Pd Antonio Mastrovincenzo traendo spunto dai dati pubblicati dal report dell'Ars

Antonio Mastrovincenzo

di Antonio Bomba

«Nelle Marche le strutture socio sanitarie sono caratterizzate da forti mancanze e criticità». A dirlo è il consigliere regionale Antonio Mastrovincenzo. L’esponente del Partito Democratico basa le proprie considerazioni facendo riferimento al report pubblicato recentemente dall’Ars e in merito ha proposto un’interpellanza specifica all’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini e al presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.

«Nei giorni scorsi – inizia così il comunicato – l’Osservatorio sulle Disuguaglianze nella salute dell’Agenzia Regionale Sanitaria, ha pubblicato il report, aggiornato a giugno 2023, sulla situazione dei Consultori familiari nella regione Marche. Il Report in questione individua una lunga serie di fortissime criticità che caratterizzano queste fondamentali strutture socio-sanitarie, nonostante l’impegno e la professionalità di tutti gli operatori che vi lavorano. È insufficiente il numero di figure professionali, tra cui quelle di ginecologo, ostetrica, assistente sociale, psicologo e pediatra, previste dalle normative nazionali e regionali: in nessun consultorio è presente il pediatra, solo 24 sedi consultoriali su 66 possono contare su 4 figure (36,4%) e 8 sedi hanno 3 figure (12,1%); la maggior parte delle strutture ha solo uno o due professionisti. E proprio nel Report si sottolinea come “di fatto le sedi prive di una equipe composta da almeno 4 figure professionali non possono essere considerate consultori familiari”».

Mastrovincenzo fa notare poi come, sempre il Report, evidenzi quanto «la valutazione dei dati relativi alle ore di assistenza fornite settimanalmente mostra che per tutte le figure professionali l’orario è di molto inferiore a quanto previsto dalla regolamentazione regionale: in particolare ginecologo, ostetrica e assistente sociale assicurano a malapena la metà di quanto previsto dalla norma regionale. I grafici mostrano come la situazione in questi ultimi anni sia molto peggiorata: rispetto al 2016, si è verificata una netta riduzione del numero di ore/settimana erogate per ogni 10.000 abitanti per tutte le figure professionali, fatta eccezione per le assistenti sociali e che tutte le figure professionali, ad eccezione dello psicologo, sono numericamente molto inferiori a quanto previsto dalla normativa».

I locali del Consultorio di Jesi

In particolare per il rappresentante Dem «Forti carenze si registrano per tutte le figure professionali. In particolare, oltre alla totale assenza di pediatri, ginecologi e ostetriche coprono meno della metà del fabbisogno e gli assistenti sociali coprono il 33,8% del fabbisogno. Per quanto riguarda invece le ore di apertura settimanale, a fronte di una media regionale di 11 ore apertura/settimana per 10.000 abitanti, il 41% delle sedi consultoriali con 10 ore/settimana è al di sotto della media regionale, già particolarmente modesta».

Tanto che «Nel 2016, nelle Marche era presente un Consultorio ogni 21.743 abitanti, nel 2023 ce n’è uno ogni 22.533 abitanti. A conclusione dell’indagine, l’Osservatorio suggerisce “un necessario ed urgente cambio di passo per restituire ai Consultori familiari la loro connotazione e metterli in condizione di svolgere la mission per cui sono stati istituiti, ovvero servizi territoriali di bassa soglia per la promozione della salute, la prevenzione e la presa in carico anche sociale delle problematiche femminili, adolescenziali e genitoriali affidate al lavoro multidisciplinare delle equipe”.

Mastrovincenzo fa così notare come, secondo lui «Il disastro delle politiche della Giunta Acquaroli in tema di Consultori familiari è di fatto certificato da questa accurata indagine, peraltro promossa dall’Ars Marche e consultabile sul sito della Regione. Per chiederne conto, oggi ho depositato una specifica interpellanza».

In conclusione per il consigliere regionale del Pd «In questi anni il Gruppo del Partito Democratico ha più volte evidenziato le gravi criticità esistenti, sollecitando la Giunta e l’assessore Saltamartini a prendere provvedimenti: nulla è stato fatto e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il tempo è scaduto e il Governo regionale deve assolutamente “cambiare passo” per restituire dignità ai Consultori e dare risposte a donne, genitori e adolescenti delle Marche».

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