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Caos voli, l’ad di Aeroitalia svela i retroscena:
«Firmato un contratto da 750mila euro,
ma l’Atim non l’ha rispettato»

REGIONE - Gaetano Francesco Intrieri spiega i motivi dell'annullamento delle tratte per Bucarest, Vienna e Barcellona e passa al contrattacco, annunciando che chiederà i danni: «Quando a ottobre, come previsto, abbiamo inviato la prima fattura da 250mila euro ci è stato risposto che non era possibile pagarla. Poi abbiamo scoperto che il contratto in realtà non ha seguito delle procedure burocratiche che andavano probabilmente seguite. Dopo l’ennesima presa in giro abbiamo ritenuto di non investire ulteriormente sulle Marche»

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Gaetano Francesco Intrieri

 

 

«Dopo l’ennesima presa in giro abbiamo ritenuto di non investire ulteriormente sulle Marche considerando quanto avevamo sperimentato. E’ evidente che abbiamo dato mandato ai nostri legali di procedere contro Atim per tutti i danni cagionati». Sono le parole dell’ad di Aeroitalia Gaetano Francesco Intrieri, che con un lungo post sul suo profilo Facebook, ha deciso di fare chiarezza su quanto successo con l’aeroporto di Ancona dopo l’annullamento dei voli per Bucarest, Vienna e Barcellona. E’ una sorta di sfogo, anche stizzito, quello del manager che risponde alle dichiarazioni di questi giorni dei vertici di Atim, Regione e aeroporto con le quali si è lasciato intendere che lo stop alle tratte fosse una scelta unilaterale di Aeroitalia. Intrieri non ci sta e dà la sua versione, che si potrebbe riassumere in breve così: l’Atim ha firmato un contratto da 750mila euro e non l’ha rispettato. Insomma, Intrieri dopo un primo comunicato molto più prudente e “abbottonato”, svela quello che appare sempre di più un vero e proprio pasticcio istituzionale e annuncia anche azioni legali per danni.

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Marco Bruschini

«Nel maggio di questo anno – dice Intrieri – siamo stati contattati dal management dell’aeroporto di Ancona che ci invita a prendere nota dell’uscita del bando sulla continuità territoriale per le rotte verso Roma, Milano e Napoli. Rispondo che le rotte previste al bando non sono economicamente sostenibili in quanto prevedono due aeromobili basati in loco ed un numero di ore volo complessive non sufficiente a garantire le economie di scala necessarie per basare due aeromobili. A quel punto il managememt dell’aeroporto ci introduce Atim ed il direttore Marco Bruschini per valutare la possibilità di nuove rotte da aggiungere a quelle in continuità territoriale. Dopo aver analizzato varie possibilità come Aeroitalia decidiamo di puntare su Barcellona e Bucarest mentre da Atim viene l’esigenza di operare su Vienna e magari in un secondo tempo di prendere in considerazione anche Amsterdam. Atim si impegna al contempo nel promuovere il logo Let’s Marche attraverso una campagna pubblicitaria che prevede il logo su un nostro aeromobile più l’esposizione dello stesso nella nostra pubblicità locale relativa ai voli in oggetto e un altra serie di operazioni promozionali a far data dal 1 ottobre 2023 e per il periodo di 1 anno».

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La presentazione voli annullati

«Il 31 luglio 2023 presso l’aeroporto di Ancona in occasione della presentazione dei voli – continua l’ad della compagnia area – viene firmato il contratto tra Atim ed Aeroitalia ed il corrispettivo per tale campagna viene fissato in 750mila euro oltre Iva se dovuta. Nel totale rispetto del contratto prima di iniziare le operazioni portiamo uno dei nostri aerei in hangar per apporre il logo inviatoci da Atim ed esponiamo lo stesso logo nella nostra campagna pubblicitaria su diversi giornali. Abbiamo con serietà ed impegno investito in questo accordo circa 150mila euro fidandoci dell’Atim e del contratto firmato. Ad ottobre inviamo ad Atim la prima fattura da corrispondere come da contratto per un importo di 250mila euro. Ci viene risposto per e-mail che la fattura non può essere ritenuta valida senza addurre alcuna motivazione. Chiediamo immediatamente spiegazioni a Bruschini e sgomenti scopriamo che quel contratto in realtà non ha seguito delle procedure burocratiche che andavano probabilmente seguite. Di fatto dopo aver investito oltre 1 milione di euro per iniziare le nostre operazioni in Ancona scopriamo di essere stati presi in giro. Ma c’è di più per caso veniamo a conoscenza che la stessa Atim era pronta a firmare un contratto per decine di milioni di euro con Ryanair».

Voli_01-325x208«Bruschini – specifica Intrieri – prova a rimediare inviandoci qualche giorno fa una pec e proponendoci 1 milione di euro oltre Iva per la stessa promozione di cui sopra senza specificare in che modo tali somme sarebbero state erogate se non i primi trecentomila da saldare entro il 30 novembre. Rispondo che essendo venuto meno il rapporto di fiducia e soprattutto considerando lo sproposito rispetto ai contributi previsti per Ryanair non intendevo più accettare di essere preso in giro. Il giorno dopo riceviamo un altra pec sempre a firma di Bruschini dove si ritirava la proposta fatta il giorno prima e si apriva a nuove eventuali negoziazioni non meglio definite. Aeroitalia è una compagnia privata che vive del proprio conto economico, noi non possiamo contare né sui soldi dei contribuenti italiani che invece vengono dati senza soluzione di continuità alla compagnia dello Stato, ne sui contributi di aeroporti ed enti locali che invece vengono erogati copiosamente alla nota compagnia irlandese per centinaia di milioni di euro anno. Noi possiamo contare solo sulla nostra efficienza e sulla nostra passione per il trasporto aereo. Dopo l’ennesima presa in giro abbiamo ritenuto di non investire ulteriormente sulle Marche considerando quanto avevamo sperimentato. Infine è evidente che abbiamo dato mandato ai nostri legali di procedere contro Atim per tutti i danni cagionati».

(redazione CM)

 

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