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«Pace, un imperativo della coscienza
morale»: in migliaia alla fiaccolata
per chiedere la fine di ogni guerra (Foto/video)

ANCONA - Oltre 1.500 persone hanno partecipato questo pomeriggio alla manifestazione promossa dall'Università per Pace

La bandiera della Pace srotolata lungo il viale della Vittoria

di Antonio Bomba

Sono stati in migliaia a partecipare questo pomeriggio alla fiaccolata organizzata dall’Università per la Pace. Cittadini anconetani, ma anche provenienti da molte altre parti della regione, hanno preferito lanciare un segnale importante ai grandi capi della Terra, anziché godersi questa domenica di fine ottobre dal clima e dai colori prettamente estivi. Tanto che, a formare il serpentone, erano minimo in 1.500. Anche se c’è chi giura che fossero in 2.000 e forse più.

Quel che è certo è che pochi non erano e tutti in rispettoso silenzio hanno sfilato lungo il viale della Vittoria muniti di fiaccola. Le uniche bandiere presenti sono state quelle della Pace, sventolate ed esibite a centinaia. Scopo della manifestazione, è bene ricordarlo, chiedere lo stop immediato del conflitto israelo-palestinese così come di tutte le altre guerre in corso nel mondo e attualmente passato in secondo o terzo piano. Tra i presenti erano ben distinguibili diversi politici di centrosinistra e sinistra.

Il corteo è partito da davanti al Passetto poco dopo le 17,30 ed è giunto a colorare di luce e speranza piazza Cavour alle 18,30 precise.

Diverse le persone che si sono alternate al microfono e, ad aprire gli interventi, è stato il presidente dell’Università per la Pace Mario Busti: «Il conflitto israelo-palestinese è ormai una guerra a tutti gli effetti da quando Israele è entrata a Gaza. E così adesso ci ritroviamo a un passo dalla terza guerra mondiale con i civili che prendono le bombe, non le loro elite». Tra i passi del suo estensivo intervento Busti cita anche Papa Francesco «Cessiamo ogni conflitto. La guerra fa morire donne e bambini» per poi aggiungere che «Questa guerra dimostra il fallimento delle precedenti opzioni militari. La guerra non è mai una soluzione». Infine «servono due stati per due popoli, Israele e Palestina e la pace è un imperativo della coscienza morale».

Anna Rosa Cianci, coordinatrice dell’area tematica migrazione diritti umani e pace del Pd Marche, da noi intervistata fa notare come: «siamo attivi sul tema della pace da diverso tempo e anche per questo abbiamo aderito alla manifestazione di oggi. Comprendiamo bene il diritto a difendersi di Israele, ma resta il fatto che sotto i bombardamenti sono morti migliaia di bambini e altrettanti ne stanno morendo e moriranno se non fermiamo questo conflitto. Ci sono autentici assalti per accaparrarsi i beni di prima necessità. Le famiglie pur di preservarsi, si stanno disperdendo. Tutto ciò è inaccettabile. Pertanto occorre una mediazione delle organizzazioni internazionali affinché promuova un tavolo della pace».

Antonio Mastrovincenzo, consigliere regionale del Pd: «La manifestazione è riuscitissima. Un sentito grazie va rivolto all’Università per la Pace e a tutte le altre associazioni che hanno organizzato la fiaccolata, i cui motivi sono stati perfettamente esposti. La nostra è una condanna alla scellerata operazione promossa da Hamas, ma anche contro i bombardamenti di Israele su dei cittadini inermi». Infine Mastrovincenzo ritiene «gravissima l’astensione italiana all’Onu in merito alla cessazione del conflitto».

Andrea Belegni, coordinatore della segreteria regionale Dem: «È un tema con cui occorre porsi con rigoroso rispetto. E quindi ritengo che questa manifestazione renda bene l’idea che alla base di tutto vi sia e vi debba sempre essere il concetto di pace e di rispetto della vita umana che è il bene più prezioso che abbiamo. Ciò prima di ogni opinione personale»

Carlo Maria Pesaresi, consigliere comunale di Ancona Diamoci del Noi: «Fa davvero piacere vedere qui presenti così tante persone. Cittadini non solo di Ancona. Questo è un segnale di forte sensibilità sull’argomento pace, su cui non bisogna mai mollare e tantomeno smettere di crederci». Pesaresi prosegue spiegando come «Sono stato tempo fa a Gaza e so benissimo quanto la situazione sia delicata e complessa, ma va preso atto che la pace è l’unica soluzione».

Mauro Coltorti, ex senatore del Movimento 5 Stelle: «Essere qui è il minimo che potessimo fare. Stanno morendo donne e bambini in modo indiscriminato in quella che era rimasta la loro ultima città. Capisco bene quanto ha compiuto Hamas, ma ciò non giustifica il comportamento di Israele che è andata ben oltre la rappresaglia».

Lorella Schiavoni, rappresentante del gruppo territoriale del M5S Ancona: «Il nostro compito è quello di lanciare l’appello a tutte le forze politiche affinché si arrivi ad accordi di pace in questa guerra così come in tutte le altre. Anche perché tutte le bombe cadono sulla testa della gente non dei grandi capi».

La delegazione del Pd con Carlo Maria Pesaresi

La delegazione del Movimento 5 Stelle

Mario Busti, presidente dell’Università per la Pace

 

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