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Addio a Giuliana Cucchieri,
prima donna italiana
direttore d’aeroporto

ANCONA - Aveva 83 anni. Grazie a lei, centinaia di piloti volano e fanno lavoro aereo. Inoltre, con il suo incarico da Primo Dirigente ha aperto la strada a diverse sue colleghe negli anni Duemila. Per lei fu disegnata la prima divisa da Direttore d’Aeroporto con i gradi parificati Enav. L'ultimo saluto lunedì, nella chiesa del sacro Cuore

Giuliana Cucchieri Guazzati

Fu la prima donna italiana, direttore d’aeroporto.
E’ morta dopo una lunga malattia Giuliana Cucchieri, alla guida dell’aeroporto ‘Sanzio’ di Falconara per molti anni durante il periodo di maggiore crescita.
Anconetana, aveva compiuto 83 anni lo scorso 29 settembre.
Si sposò nel 1960 con il farmacista anconetano Lucio Guazzati rimanendo vedova l’anno successivo, con il figlio Luca di appena 13 mesi.
Laureatasi in Giurisprudenza a Macerata, nel 1969 vinse al Ministero dei Trasporti il concorso per Direttore d’aeroporto.
Giuliana Cucchieri è la prima donna in Italia e rimarrà l’unica per oltre vent’anni. L’Enac la assegna prima a Fiumicino, poi a Bologna, poi per circa 12 anni a Firenze, dove la raggiunge il figlio, che qui studia e diventa giornalista. Si diploma, prima ed unica donna in Italia ancora una volta, alla Scuola di Guerra Aerea delle Cascine di Firenze, parificando il suo ruolo di Direttore d’Aeroporto (civile) ai gradi (militari) di Generale.
Un’importante casa di moda italiana disegna per lei, unica donna nel ruolo, la prima divisa da Direttore d’Aeroporto con i gradi parificati Enav. Molti giornali e tv parlano di lei e la intervistano.

Nel frattempo viene nominata, per la sua qualifica, in molte Commissioni interministeriali d’inchiesta insieme a Forze armate e Magistratura, nei più gravi disastri aerei, fra cui Ustica.
Al contempo, chiede di tornare nella “sua” Falconara dove grazie all’atterraggio del Concorde ed alla realizzazione successiva di una grande e moderna aerostazione per arrivi e partenze nazionali ed internazionali, il “Sanzio” viene promosso a prima circoscrizione aerea, fra i primi 14 aeroporti italiani sia per importanza che per traffico aereo.
Nel 1991 durante il Ponte aereo Umanitario per Sarajevo, il più lungo del mondo mai realizzato, con la Nato che utilizza lo scalo militare aereo di Falconara, viene invitata ed accolta come “Autorità d’Ispezione” a bordo della portaerei “Clemenceau” di stanza nell’Adriatico settentrionale. Ha insegnato per decenni Diritto della Navigazione come massimo esperto assoluto di navigazione aerea. E’ stata presidente di commissione d’esame in centinaia di abilitazioni e brevetti in tutti gli aeroclub d’Italia: grazie a lei centinaia di piloti volano e fanno lavoro aereo.

Successivamente viene assegnata a Bologna (terzo aeroporto d’Italia) quando tale scalo prende in consegna sia Lugo che Rimini.
Infine, promossa finalmente Primo Dirigente (lunghissima la sua battaglia per essere riconosciuta come donna dirigente superiore dello Stato) apre la strada a diverse sue colleghe negli anni Duemila.
Dopo il gravissimo incidente aereo di Linate, le viene chiesto di dirigere l’aeroporto milanese che ha nella sua sfera di competenza anche lo scalo internazionale di Malpensa, ed è come tale uno dei primi d’Europa insieme a Francoforte, Londra e Parigi.
Maturato il periodo e la carriera, chiede di andare in pensione nel 2005 ma le verrà concesso solo due anni dopo, anche qui dopo estenuanti bracci di ferro con il Ministero, che non trova un sostituto uomo per il suo responsabile, delicato e pericoloso posto di direttore.
Torna quindi nella sua Ancona e dalla sua famiglia, partecipa al Soroptmist, si occupa di teatro con l’Associazione “Amici della Musica”, è premiata ai “Marchigiani dell’anno” ma si ammala quasi subito di Parkinson. Una malattia che la consuma piano piano e che la costringe a ritirarsi dalle relazioni sociali e pubbliche, con dignità e discrezione, fino alla fine.
Il funerale si terrà alla chiesa del Sacro Cuore di Ancona, lunedì 13, alle ore 15.

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