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Imbrattano un muro e una finestra:
il vicesindaco sporge denuncia,
la polizia trova gli autori

ANCONA - Ad essere denunciata è stata una coppia di fidanzati. La polizia ha analizzato i filmati delle sette telecamere presenti nella zona, individuando il gruppo presente quel giorno sul luogo

L’assessore al Bilancio e vicesindaco, Giovanni Zinni

Utilizzando delle bombolette, avevano imbrattato una parte del muro della scalinata pubblica di via San Cataldo e quello del camminamento confinante con via San Pietro, nei pressi dell’istituto Pie Venerini. Infine, con un pennarello rosso, avevano scritto sulla vetrata di una finestra di una struttura pubblica.
L’episodio si era verificato lo scorso 21 ottobre e della cosa era stata informata la polizia, con denuncia sporta dal vicesindaco, Giovanni Zinni.
Gli agenti della questura, avviati gli accertamenti, grazie all’analisi delle immagini registrate dalle sette telecamere di videosorveglianza che insistono nella zona, sono riusciti a ricostruire quanto avvenuto, risalendo poi al gruppo di giovani che nelle stesse circostanze di tempo e di luogo erano presenti nella piazzetta e, tra essi, una coppia di fidanzatini risultati i responsabili dell’imbrattamento e denunciati.

La finestra imbrattata

La legge penale, in tal senso, prevede che se il fatto è commesso su beni immobili, si applica la pena della reclusione da uno a sei mesi o della multa da 300 a 1.000 euro.
Sul fatto, il vicesindaco Zinni ha ringraziato gli agenti della questura dorica «Per aver individuato i responsabili dell’imbrattamento di alcuni muri della città. Questo episodio, purtroppo non isolato – ha sottolineato -, ci impegna a dover prendere presto dei provvedimenti amministrativi. Queste condotte disdicevoli producono un aumento del degrado che è inaccettabile da tutti i punti di vista. Il decoro riparte anche da qui, non lasciando impuniti certi comportamenti».

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