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Affiliato alla “mafia nigeriana”:
espulso un 36enne

ANCONA - L'uomo stava scontando una pena in carcere. Accompagnato al Cpr anche un tunisino 39enne

Un rimpatrio (Archivio)

Sono due le espulsioni effettuate ieri da parte degli agenti della questura dorica.
La prima, riguarda un nigeriano 36enne con numerosi precedenti penali per sfruttamento della prostituzione, stupefacenti, violenza, resistenza, incendio. Rinchiuso nel carcere del “Barcaglione”, dove scontava una pena di 5 anni di reclusione, per associazione di tipo mafioso, in quanto appartenente all’organizzazione della cosiddetta “mafia nigeriana”. L’uomo è stato quindi accompagnato al Centro per il Rimpatrio di Ponte Galeria.
Il secondo invece, un tunisino di 39 anni, anche lui recluso nel carcere del “Barcaglione”, aveva precedenti per ricettazione, furto, spendita di monete false e l’emissione di numerosi provvedimenti di espulsione ai quali non si era riusciti a dare esecuzione in precedenza. L’uomo è stato quindi accompagnato al Cpr di Gradisca d’Isonzo.
«Lo strumento dell’accompagnamento presso i Centri per il Rimpatrio – ha commentato il questore, Cesare Capocasa – è altamente incisivo ed efficace poiché consente di portare via materialmente dal territorio soggetti destabilizzanti per l’ordine e la sicurezza pubblica, in attesa di essere successivamente rimpatriati nei loro Paesi di origine».

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