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Ben 6 nuove aule a Medicina
e cerimonia per 103 nuovi assunti:
che gran festa all’Univpm

DOPPIA GIOIA oggi per il rettore Gian Luca Gregori e tutta l'Università Politenica delle Marche. Nelle nuove sale del 'Polo Murri' troveranno posto 600 studenti, mentre ai nuovi dipendenti è stata 'presentata' la Facoltà in termini di numeri e dati

Da sinistra Alessandra Andresciani Alessandra Iacopini, il Magnifico Rettore Gian Luca Gregori, Armando Gozzini e Mauro Silvestrini

di Antonio Bomba (Foto di Giusy Marinelli)

Doppia festa oggi per l’università Politecnica delle Marche. Una per inaugurare le 6 nuove aule per complessivi 600 posti a Medicina. L’altra per dare il benvenuto ufficiale ai 103 nuovi assunti. Un record assoluto. Così, nel pomeriggio sono stati svelate 4 sale ‘piccole’ con 47 posti l’una e 2 grandi, da 200 posti. Quest’ultime, una volta tolto il divisorio, possono diventare un’unica entità dando vita all’aula più grande di tutta Medicina. Un autentico auditorium, capace di contenere 400 persone a sedere, con posti dotati di internet e presa elettrica. Ed è proprio qui che si è svolta la cerimonia di benvenuto ai nuovi dipendenti Univpm, preceduta da una lunga relazione per portarli a conoscenza «di dove è e di dove sta andando la Politecnica» arrivata ad avere oltre 5.000 iscritti.

Prima però il consueto taglio del nastro con l’Arcivescovo di Ancona e Osimo Monsignor Angelo Spina a benedire luoghi e presenti. Con lui, davanti alla banda tricolore, anche il Magnifico Rettore Gian Luca Gregori, l’assessore all’università del comune di Ancona Marco Battino, il direttore generale dell’azienda ospedaliero sanitaria delle Marche Armando Gozzini, il direttore generale Alessandro Iacopini, la direttrice vicaria Alessandra Andresciani e il preside della facoltà di Medicina e Chirurgia Mauro Silvestrini. Invitati, ma impossibilitati a venire, i rappresentanti della comunità ebraica e di quella islamica. Dietro, professori, staff, nuovi e vecchi dipendenti.

Il Magnifico Rettore Gian Luca Gregori

Una volta accomodati tutti nell’auditorium, il Rettore Gregori ha iniziato spiegando i perché di questo piano del ‘Polo Murri’, tutto dedicato alle nuove aule «Gli incrementi di iscritti – ha esordito – sono stati incredibili. Ben 330 sono le matricole nei corsi di medicina e chirurgia più gli 80 di MedTech, quando nel 2019 eravamo a 200 o poco più. E anche nelle professioni sanitarie siamo passati da 530 a 760 nuovi iscritti». Pertanto «avevamo bisogno di nuove aule. Era un nostro impegno che ci eravamo presi e lo abbiamo rispettato».

Spazio poi alle motivazioni che sono alla base della cerimonia dei nuovi assunti: «Una giornata – è sempre il professor Gregori a spiegare – istituita lo scorso anno e che risponde alla nostra idea di comunità. È un modo per incontrarsi e conoscersi con i nuovi, dando materiale e facendo vedere i dati del nostro ateneo».

E a proposito di quest’ultimi l’Università Politecnica delle Marche, in controtendenza con la gran parte delle ‘sorelle’ presenti in Italia, sta vivendo un autentico boom di iscritti. Il che ha portato giocoforza anche a incrementare professori e personale vario. «I dati generali – ha iniziato a spiegare con orgoglio il Rettore – dicono che siamo a 650 comprensivi tra professori e ricercatori. Nel personale tecnico e amministrativo è stata mantenuta la crescita con un sempre più limitato ricorso al personale a tempo determinato. E su questo abbiamo molto investito». Anche perché, in base ai calcoli dei suoi collaboratori «senza questo tipo di operazione, riteniamo che avremmo circa 1.000 matricole in meno. E invece – rimarca – siamo uno dei pochi atenei in crescita nonostante la forte concorrenza delle università telematiche».

Alessandro Iacopini

Come è stato possibile fare meglio quindi? Attraverso una strategia che il professor Gregori così spiega in 3 punti: «Il primo è la transdisciplinarità. Tutti i nuovi corsi di laurea incrociano discipline differenti e ciò ha permesso la nascita di molti nuovi corsi. Il secondo punto – prosegue a svelare – è la lingua inglese. Prima avevamo pochissimi corsi in lingua. Ciò significava non riuscire ad attrarre e avere scarsa internazionalizzazione. Adesso invece iniziamo ad avere sempre più lingue differenti nelle facoltà».

Infine il terzo punto strategico: «Svilupparci in tutto il territorio. Abbiamo aperto nuovi corsi in molti luoghi delle Marche: San Benedetto, Fermo, Macerata, Pesaro e Urbino e Ascoli Piceno. Senza mai entrare – ci tiene a ribadirlo – come ‘conquistatori’ ma cercando di collaborare con chi era già presente. Così per la prima volta superiamo i 5mila iscritti al primo anno. Il risultato non è casuale ma deriva da quello che abbiamo fatto e pianificato».

Largo anche ad alcune considerazioni sugli studenti marchigiani, una volta il cuore di tutta l’Univpm: «La percentuale di studenti marchigiani è ancora elevata. Tuttavia, visto l’andamento demografico molto preciso, mantenere quel bacino di utenza significherebbe perdere il 25% di immatricolati nel futuro. Anche perché i cosiddetti flussi, vale a dire gli studenti del sud, ci saltano. O rimangono lì o vanno a Milano. Così gli studenti stranieri – ribadisce ancora una volta un concetto per lui fondamentale – passati dall’1% al 5% sono stati essenziali».

Alessandra Andresciani

Il report prosegue con un accenno al terzo settore che tanto gli sta a cuore: «Sulla terza missione abbiamo buoni dati ma dobbiamo lavorarci di più. Spesso le start up non riescono ad assumere dimensioni rilevanti. I brevetti pure sono scarsamente valorizzati. Ci impegneremo di più» e poi «Gli investimenti son quasi di 100milioni, senza le tante risorse ottenute a fondo perduto, pari a circa 30milioni, il nostro bilancio avrebbe avuto diversi problemi». Un punto che lo porta a una considerazione che solo all’apparenza potrebbe apparire scontata: «Senza sostenibilità economica tutto il resto non lo fai».

E dopo aver sottolineato ancora una volta il grave problema degli studentati nella nostra Regione, con particolare riferimento ad Ancona che a malapena copre il 18% delle richieste, un annuncio che farà contenti tutti i lavoratori nuovi e vecchi: «È un accordo di contrattazione con i sindacati a cui ho tenuto molto ed è venuto su nostra proposta. Riguarda il personale tecnico amministrativo, categorie B, C e D. Oltre ai buoni pasto che passano da 3-4, tutto il personale avrà un premio di 1.082 euro annuali, suddiviso in parte come welfare in parte come premio produttività da corrispondere a gennaio e luglio. È un’unicità, un motivo di orgoglio».

Il direttore generale Alessandro Iacopini ha invece sottolineato come l’elevato turnover non abbia compromesso l’efficacia e l’efficienza dell’Univpm: «Il personale amministrativo è arrivato a quasi 600 unità. Stiamo vivendo una fase di ricambio generazionale. Nel 2019 le nuove unità eran solo 19. Oggi 103. Abbiamo assunto 238 dipendenti in 5 anni. Ciò significa un tasso di oltre il 40% di rinnovo del personale mantenendo tassi di performance importanti per merito della struttura organizzativa». Tutto ciò anche grazie ai processi tecnico gestionali e la riorganizzazione interna partita il primo gennaio scorso: «Abbiamo separato gli ambiti ‘politici’, legati a didattica e ricerca, da quelli organizzativi. Cresce così il ruolo dell’amministrazione con la centralizzazione degli acquisti e la gestione completa del processo di ottenimento dei fondi Pnrr». E dopo aver risaltato la situazione economico finanziaria «Abbiamo ridotto i tempi di pagamento verso i fornitori, evitando eventuali sanzioni da parte del ministero» l’annuncio che «Oggi abbiamo provato il piano triennale 2024-2026. Contiene altri 77milioni di investimenti per i prossimi 3 anni. Abbiamo in corso 57milioni di opere ‘cantieri’ e 20 in fase di progettazione. Infine è forte l’attenzione verso l’ottenimento di certificati di prevenzione incendi. Abbiamo stanziato 5milioni per essi e dovrebbe essere tutto a norma entro la fine del 2024».

La direttrice vicaria nonché responsabile dell’area didattica Alessandra Andresciani, ha prima confermato l’importanza dell’interdisciplinarità e dei corsi nuovi in inglese come ‘fonte’ di iscritti: «A tal proposito è stata attivata anche una piattaforma che permette una candidatura di chi vuole venire e che parte con un anno di anticipo. Per il 2023-2024 ha ben 16.689 candidature». Poi ha ricordato tutti gli ‘aiuti’ forniti agli studenti: «Per il secondo anno consecutivo sono state stanziate ben 120 borse di studio a cui se ne sono aggiunte 35 finanziate da enti esterni. Abbiamo mantenuto le agevolazioni trasporto, il programma doppia carriera studente-atleta e il fondo ‘Carlo Urbani’ dedicato al sostegno di chi si trova in particolare disagio personale ed economico».

Infine, prima della chiamata uno ad uno dei nuovi assunti per foto stretta di mano e la consegna del materiale, le importanti parole ancora del Magnifico Rettore Gian Luca Gregori: «Il senso di comunità ci deve distinguere. I risultati arrivano se si collabora assieme e ci si sente parte di una cosa unica. E questo è importante. Come è importante ciò che si realizza con l’esempio dei comportamenti. Rispettando studentesse e studenti. Ecco. Fate in modo si ricordino di voi. Positivamente».

 

Marco Battino

Armando Gozzini

 

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