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Nuova segreteria Pd, Fioretti fuori:
“Persa l’unitarietà, pensano solo alle candidature”

POLITICA - Il segretario Pd Francesco Comi annuncia con un post su Facebook chi entra e chi esce dall'organismo di partito. Escluso il vice segretario, che attacca il vertice dei democrat e la giunta regionale sulla gestione del post sisma. Fioretti: "Siamo ancora in emergenza terremoto, avevo chiesto confronto costante, non le solite vetrine con precettati"

“Il Pd delle Marche non va in ferie”. E nemmeno le lotte al suo interno né le polemiche che lo riguardano. L’ultima è scoppiata proprio il giorno di Ferragosto. Il segretario regionale Francesco Comi annuncia su facebook la nuova segreteria ed il suo vice (forse già ex) Luca Fioretti s’infuria sempre via social e si dimette. «Comi comunica decisioni importanti prima all’opinione pubblica e poi al partito, mortificano il ruolo dell’attuale segreteria che ha lavorato finora» tuona Fioretti, eletto nel 2014 in quota Civati, ora mozione Emiliano, rimettendo anche la delega all’Ambiente. Nell’organo direttivo dei democrat entrano i deputati Luciano Agostini di Ascoli e Marco Marchetti di Pesaro,

Luca Fioretti, ex vice segretario Pd

il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi e Marcela Coman di Porto San Giorgio, si legge tra le molte righe di un lungo post su facebook di Comi “Il Pd delle Marche non va in ferie”, appunto, pubblicato sabato 12 agosto. Fuori Fioretti al quale spetterebbe un nuovo incarico come responsabile dei circoli.

La nuova squadra sarà presentata alla direzione il prossimo 4 settembre, convocata anche per discutere di «dipartimenti tematici ed organizzativi, e per l’approvazione del regolamento per i congressi provinciali e del bilancio consuntivo» scrive Comi, che affida al social anche il rendiconto dell’attività del partito di quest’ultimo anno segnato da terremoto e l’elenco degli impegni per l’autunno. «Nuove sfide e rinnovate ci attendono. È tempo di agire, insieme» conclude il segretario. La prima sfida ad aspettare Comi, però, essere quella con il suo vice (forse già passato al ruolo di ex) Luca Fioretti che sempre su Facebook scrive: «Il segretario regionale Francesco Comi, sabato con un post ferragostano prefigurava una nuova organizzazione del partito, scrivendo di un colloquio del giorno prima con quattro inaspettate “new entries”, decidendone la loro entrata in segreteria senza un preventivo, dovuto coinvolgimento della segreteria attuale, mortificandone il lavoro svolto finora, né tanto meno senza un dibattito e relativa approvazione in direzione regionale, prevista, si legge, il prossimo 4 settembre».

Francesco Comi

Non solo. Nella riorganizzazione del partito, Fioretti dovrebbe essere sollevato dall’incarico di vice segretario per assumere il ruolo di “responsabile dei circoli”. «Un’assoluta scorrettezza e mancanza di rispetto nei miei riguardi. Il mio ruolo di vice segretario è squisitamente politico. Come Comi ho partecipato al congresso del 2014 e non me ne vado dalla segreteria» afferma sostanzialmente Fioretti «con molta amarezza e una piccola dose di rabbia» nella sua lunga replica. «Politicamente – aggiunge ancora Fioretti – prendo atto con tristezza che si è passati, in poche sere agostane, da una segreteria unitaria ad una segreteria (segretario) ubbidiente. Un gruppo di persone le quali, inutile nasconderlo e fare gli ipocriti, aspirano a candidarsi o a decidere le candidature alle prossime elezioni politiche. Tenendo fuori una parte consistente del partito regionale. Un patto esecrabile ed irresponsabile, quando mancano almeno sette mesi alla scadenza elettorale, con i congressi provinciali da organizzare sui territori, ed una legge elettorale ancora in alto mare. Sette mesi di fibrillazione, di lotte intestine, a scapito e sulla pelle dei territori, degli iscritti e dei militanti, in piena emergenza (perché il termine esatto è questo) terremoto».

E sul capitolo sisma arriva la frecciata anche alla Giunta regionale «che fatica – scrive Fioretti – impastoiata dall’enormità delle questioni e dalla burocrazia – a dare risposte, speranza e futuro a migliaia di cittadini marchigiani. Avevo chiesto da mesi, a questo proposito, un confronto costante, almeno mensile, tra segreteria regionale e Giunta regionale, per potere essere aggiornati e poter così dare risposte attendibili ai nostri concittadini. Parole credo responsabili, cadute nel vuoto. Impossibile organizzare iniziative concrete se non le solite “vetrine”, presenti relatori del partito e partecipanti quasi tutti “precettati”, senza nessun contraddittorio, quindi inutili, irrilevanti. Ma così è, se si ambisce come sempre a costruire una classe dirigente non ricercando le tanto conclamate competenze, finendo invece con l’attingere ad ubbidienze ed appartenenze».

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