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Addio a Maria Lisa Cinciari Rodano, partigiana
e ultima deputata della prima legislatura
Scelse la mimosa come simbolo dell’8 Marzo

ROMA – Si è spenta all’età di 102 anni nella capitale, sua città natale. E’ stata la prima donna nella storia italiana a venire eletta alla carica di vice presidente della Camera dei Deputati. Sposata dal 1944 con Franco Rodano, ha vissuto nel castello di proprietà del marito a Monterado. Tra i tanti messaggi di cordoglio quello del sindaco di Trecastelli

Maria Lisa Cinciari Rodano nel 2021 a Trecastelli che nel 2016 le ha conferito la cittadinanza onoraria

 

Se n’è andata a 102 anni e ha fatto anche lei la storia della Repubblica italiana, prima come partigiana e poi come deputata, vicino e dalla parte delle donne. Sua l’intuizione di assegnare alla mimosa il ruolo di fiore-simbolo dell’8 Marzo. Maria Lisa Cinciari Rodano, prima donna nella storia italiana a venire eletta alla carica di vice presidente della Camera dei Deputati, ultima deputata della prima legislatura, è deceduta ieri a Roma, sua città natale. Sposata dal 1944 con Franco Rodano, ha vissuto per molti anni nel castello di proprietà del marito a Monterado dove la coppia ha cresciuto i suoi 5 figli, tra i quali Andrea, ex sindaco di Monterado e marito di Luana Angeloni, ex sindaco di Senigallia. Maria Lisa Cinciari Rodano, Marisa come tutti la chiamavano,  ha percorso la sua esistenza vivendo l’ambito politico come valore che potesse andare al di là di ogni scelta politica. Molto vicina alla tematica della condizione femminile, è stata tra le fondatrici dell’Udi (Unione Donne Italiane) di cui è stata anche presidente nazionale negli anni Cinquanta. ·

Il sindaco e l’Amministrazione comunale di Trecastelli, a nome di tutta la comunità cittadina hanno espresso profondo cordoglio per la scomparsa di Maria Lisa Cinciari Rodano e la propria vicinanza ai familiari. «Un ricordo indelebile e un sentito ringraziamento a una donna di grande spessore, che il territorio ha avuto l’onore di avere come cittadina onoraria. – scrive il primo cittadino Marco Sebastianelli – Nell’aprile 2016, infatti, si era tenuta a Trecastelli la cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria alla senatrice Maria Lisa Cinciari Rodano, come attestato di profonda stima e affetto, ad una figura così considerevole, che si è distinta per il suo impegno politico, culturale e sociale, in prima fila nella battaglia antifascista e in difesa per i diritti delle donne».

Trecastelli ricorda anche il prezioso intervento di Maria Lisa Cinciari Rodano in occasione della cerimonia istituzionale del 9 agosto 2021, per il 77esimo Anniversario della Liberazione dall’occupazione nazi-fascista dei territori di Ripe Castel Colonna e Monterado, in cui lei stessa aveva dichiarato: «Sono molto grata all’Amministrazione di Trecastelli per avermi chiesto di partecipare alla celebrazione della liberazione di queste terre dall’occupazione nazista. A volte ci si chiede se le ricorrenze non rischino di essere sopraffatte dalla retorica. Eppure avere l’occasione di riflettere su quello che è stato, rimane una condizione essenziale per comprendere chi siamo, per capire la contemporaneità. La liberazione ci ricorda sempre quanto dobbiamo essere grati a coloro che si sono sacrificati e sono morti perché noi potessimo vivere liberi dall’oppressione, dalla dittatura e dalla guerra, perché potessimo avere la democrazia, lo strumento per migliorare la nostra vita, conquistare i nostri diritti». La scomparsa di Maria Lisa Cinciari Rodano lascia un immenso vuoto a Trecastelli, che ci tiene a ricordarla «per tutto il suo impegno politico, civile, sociale, affrontato con la consapevolezza e la vitalità che da sempre la hanno contraddistinta».

«Un pensiero speciale a una grande donna e politica che oggi purtroppo ha lasciato questa Terra ma di cui molto conserveremo delle sue battaglie e insegnamenti, per le donne, per la sinistra e per il Paese. Condoglianze e un grande abbraccio alla famiglia» è il messaggio affettuoso di Chantal Bomprezzi, segretaria regionale del Partito Democratico.

«Desidero esprime il mio cordoglio e quello del Consiglio comunale di Senigallia per la scomparsa dell’onorevole Marisa Cinciari Rodano, già parlamentare europea» è il messaggio di Massimo Bello, presidente del Consiglio comunale di Senigallia e vice presidente vicario di Aiccre Marche (Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa).«Mi unisco al dolore della famiglia, dei parenti e degli amici più cari – aggiunge Bello – porgendo loro le più sentite condoglianze. La sua esperienza di vita, l’impegno politico e sociale al Parlamento europeo a favore dei diritti delle donne, della libertà e dell’eguaglianza hanno segnato un valore aggiunto al dibattito e al confronto sullo Stato di diritto e sulle libertà fondamentali. Un abbraccio particolare al figlio Andrea Rodano e a Luana Angeloni».

Anche il capogruppo regionale del Pd, Maurizio Mangialardi la ricorda con affetto. «Con Marisa Lisa Cinciari Rodano scompare una delle più illustri e brillanti figure della nostra storia repubblicana. – rammenta Mangialardi – Madre costituente e prima donna a ricoprire la carica di vice presidente della Camera dei deputati dal 1963 al 1968, nella sua lunga e originale esperienza politica, iniziata con la partecipazione alla Resistenza romana, Marisa è stata capace di coniugare i valori della cultura cattolica con i piú nobili ideali della tradizione comunista italiana. L’intensa attività che l’ha portata a ricoprire ruoli politici e istituzionali di grande prestigio, sia in Italia che in Europa, è stata profondamente segnata da un costante e appassionato impegno a sostegno della difesa e dell’allargamento dei diritti delle donne, che la vide anche tra le fondatrici e poi presidente nazionale dell’Unione Donne Italiane. Un impegno unanimemente riconosciuto e culminato con la partecipazione alla delegazione italiana alla Conferenza mondiale della donna dell’Onu a Pechino nel 1995 e alla Commissione per lo Status della donna dell’Onu a New York dal 1996 al 2000. In un momento come quello che stiamo vivendo oggi, dove i diritti delle donne tornano a essere sotto attacco e la battaglia per la parità dei sessi sembra segnare il passo, credo che il luminoso esempio di Marisa possa rappresentare per noi e in particolare per tutte le donne un incentivo a proseguire quella battaglia che lei ha combattuto per tutta vita. Le mie più sentite condoglianze ad Andrea, Luana e a tutta la famiglia» conclude Mangialardi.

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