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Tajani padrino di una bimba nigeriana,
aveva aiutato la mamma a ritrovarla:
«Per lei ci sarò sempre»

FABRIANO - Il vice premier si era attivato per il ricongiungimento della piccola con la mamma, vittima di tratta, ora ospite della comunità Papa Giovanni XXII e ieri con la moglie nella chiesa di San Nicolò ha partecipato al battesimo. Don Aldo Bonaiuto: «Così è nata la vita nuova di questa madre che il ministro ha fatto sua»

Antonio Tajani durante il battesimo della piccola Sarah (fotogramma video Fb ufficiale Antonio Tajani)

 

«Cara Sarah, tanti auguri nel giorno del tuo battesimo. Io ci sarò sempre, pronto ad assisterti e sostenerti nell’educazione alla vita cristiana». Può contare da ieri su un padrino d’eccezione, Antonio Tajani, la bimba nigeriana, figlia di una donna vittima di tratta delle schiave a scopo della prostituzione, poi salvata e ospite dalla comunità Papa Giovanni XXII. Il vice premier e ministro degli Esteri ha coronato con la sua scelta di vicinanza, la seconda chance di vita, ricca di speranze, per una mamma e la sua bambina. Ieri mattina ha presenziato con la moglie al rito religioso nella chiesa di San Nicolò a Fabriano di cui don Aldo Bonaiuto, che guida la comunità fondata da don Oreste Benzi, è parroco. Il sacerdote ha ricordato l’interessamento del ministro degli Esteri per il ricongiungimento familiare che ha portato al battesimo della bimba sottolineando «il suo gesto importante» nel prendersi cura «di una mamma che voleva rivedere la propria bimba che da quattro anni non vedeva».

Don Aldo Bonaiuto con Antonio Tajani e la moglie

Una storia a lieto fine quella di Maria, madre convinta di trovare in Europa il lavoro, «invece ha trovato il dramma, il calvario – ha raccontato ieri don Aldo, 25 anni di sacerdozio appena festeggiati, che ha celebrato nel giorno della Immacolata Concezione la messa con il vescovo Francesco Massara -. Poi dentro questi drammi, Maria, che porta il nome della Madonna, ha avuto la forza di reagire, ha partorito il secondo figlio e per salvare la creatura è scappata in treno. È scesa in una stazione a Chiusi e si è vista sola, scoppiando a piangere. Una ragazza, che era stata a sua volta accolta nella nostra comunità, le si è avvicinata e le ha chiesto perché piangesse. ‘Ho fame‘, la sua risposta. Ci hanno contattato ed è stata accolta nella nostra casa, rinascendo. Così è nata la vita nuova di Maria che il ministro ha fatto sua, attivandosi nel ritrovare la figlia che stava con la nonna nel frattempo morta. Ora la famiglia è qui».

Il vicepremier ha avuto parole affettuose e paterne verso la piccola battezzata.«Mi sento responsabilizzato. – ha detto al margine della celebrazione religiosa – E’ la prima volta che faccio da padrino con mia moglie. Cercherò di essere un punto di riferimento per lei. Quando vorrà ci sarò. E’ giusto che in queste situazione drammatiche i bambini vengano ricongiunti alla madre. Si tratta di vittime di tratta. Adesso grazie a questo coraggioso sacerdote questa donna è stata recuperata e mi auguro che con la figlia accanto si butti alle spalle quello che ha sofferto e possa realizzare i suoi sogni» le ha augurato Tajani. Ieri mattina sono state due le bambine battezzate e accolte dalla comunità Papa Giovanni XXII. I padrini dell’altra piccola, originaria della Costa d’Avorio, sono stati l’imprenditore della moda Santo Versace e sua moglie.

 

 

 

 

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